Cultura e Spettacoli

"Dragon Trainer - Il mondo nascosto", degna conclusione della saga

L'epica trilogia termina con un film visivamente spettacolare ed emotivamente coinvolgente. I fan non resteranno delusi

"Dragon Trainer - Il mondo nascosto", degna conclusione della saga

Dopo due film che hanno incassato, assieme, oltre un milione di dollari al box office mondiale, arriva "Dragon Trainer - Il mondo nascosto", ultimo e probabilmente migliore capitolo dell'omonima saga targata Dreamworks e ispirata ai libri di Cressida Cowell.

Il suo pubblico di riferimento, bambini e ragazzi, è cresciuto in compagnia di personaggi le cui avventure sono sempre state piene di lezioni esistenziali e di valori senza tempo. Fedele allo spirito della serie, il finale è agrodolce, spettacolare e pieno di sentimento.

Ritroviamo il giovane vichingo Hiccup nei panni di sovrano di Berk, città sulla scogliera i cui abitanti, ora, convivono felicemente con i draghi di cui il riconosciuto capo Alpha è Sdentato. Quest'ultimo, avvistato l'ultimo esemplare femminile della propria specie, scopre l'amore e si lancia in un corteggiamento tanto tenero quanto goffo in cui Hiccup, già accasato con Astrid, fa da suggeritore. I nostri, però, avranno ben presto da occuparsi di una terribile minaccia, ossia Grimmel, cacciatore esperto di furie buie. Per correre ai ripari, si decide di spostare l'intera comunità, cui comunque l'isola inizia a presentare problemi di spazio, verso un luogo raccontato in antichi miti: il Mondo Nascosto, residenza di nascita dei draghi che pare si trovi ai confini estremi della Terra.

"Dragon Trainer 3" è un trionfo di eccellenza tecnica che regala uno spettacolo visivamente splendido. L'animazione ha movimenti fluidi e dettagli impeccabili, gli sfondi sono oramai fotorealistici e le sequenze di volo hanno una profondità simile a quella del 3d. Il commento musicale si sposa perfettamente con le immagini amplificando il tono emotivo di quella che è una sinfonia di generi. Azione, sentimento, comicità, pathos e commozione sono gli ingredienti di un film che, per gli appassionati di lunga data, sarà una delizia per gli occhi e per il cuore. La trama è semplicissima (vuol essere adatta anche a bambini piccoli), il cattivo di turno è monocorde nella sua arroganza e ci sono scenette divertenti fini a se stesse, ma i temi sviscerati restano profondi. Se nei capitoli precedenti la narrazione dava risalto all'accettazione del diverso, al coraggio, alla perdita, al sacrificio e all'onere della responsabilità, in "Dragon Trainer 3" si approfondiscono la ricerca del proprio posto nel mondo e l'ineluttabilità di certi distacchi, ma si scopre anche come nell'amore risieda il più grande propulsore al miglioramento di sé. Il principio femminile, qui declinato nei personaggi di Astrid e della Furia Bianca, ispira evoluzione al proprio corrispettivo maschile: Hiccup, incoraggiato dalla promessa sposa, ritrova fiducia in se stesso, mentre Sdentato, volendo emulare la compagna, scopre un potere di cui ignorava l'esistenza.

Gli ultimi toccanti minuti, con quel che sottintendono circa destino, libertà e libero arbitrio, vedono confluire in poche scene il lascito emotivo di un racconto durato dieci anni e regalano ai fan un'esperienza d'indimenticabile intensità.

Commenti