Cultura e Spettacoli

"E poi c'è il mio show... Senza stress e imboscate"

Al via giovedì su Sky Uno il talk (e molto altro) del conduttore. "Sanremo? Non direi di no. Ma temo addomestichi i giovani"

"E poi c'è il mio show... Senza stress e imboscate"

Alessandro Cattelan ha sempre quell'aria di chi ti chiede cosa ci sia di speciale in quello che fa. Parla della sua quarta conduzione di X Factor , conclusa non da molto, e ti dice: «È stato facile». Tiri in ballo i suoi romanzi (tre), e fa spallucce: «Era un periodo in cui avevo poco lavoro, avevo in testa delle storie e avevo tempo per scriverle». Gli chiedi come si sente alla vigilia del ritorno su SkyUno Hd del late show che porta il suo nome nel titolo - E poi c'è Cattelan , da giovedì 29 gennaio per 12 puntate alle 23.10 - e ti spiega come tutto sia naturale: «In fondo, in quella cornice faccio me stesso». Poi ci sarebbe anche l'esordio pre-natalizio al cinema, come attore protagonista nella commedia Ogni Maledetto Natale accanto a nomi come Corrado Guzzanti e Valerio Mastandrea, e anche per quello la risposta sembra semplice: «Mi sono divertito, pensavo fosse più faticoso, se mi cercano ancora va benissimo». Insomma, se Cattelan non fosse un cognome celebre (non solo a causa sua, a dire il vero), potrebbe essere il nome di un medicinale anti-stress: due pillole di Cattelan e via.

Finito X Factor, una breve pausa e ora pronti via con il ritorno di E poi c'è Cattelan , fino a maggio, un late show cucito su misura, di quelli che i «bravi presentatori» conquistano a carriera consolidata. Per un classe 1980, mica male no?

«Se devo essere sincero, uno show come questo, fosse per me lo porterei avanti tutta la vita. È esattamente quello che mi serve, uno sfogo personale molto gratificante. Però mi rendo conto che è difficile, si hanno sempre nuove ambizioni. Il massimo sarebbe alternare una formula come questa con le altre opportunità che verranno. Mi rendo conto che il mio lavoro è anche prestarsi a ciò di cui hanno bisogno gli altri»

Come il prossimo X Factor , e, chissà mai, un Sanremo che verrà?

«Le domande su cosa fare, e su cosa speri ti facciano fare, te le poni ogni anno. Ad esempio, alla vigilia di questo X Factor un retro-pensiero, diciamo un'ipotesi, che potesse essere il mio ultimo ce l'avevo. In realtà mi sono divertito un sacco, e a luci spente ho capito che avrei voluto farne uno successivo. Anche perché, detto sinceramente, per me X Factor è professionalmente un programma semplice. Me lo godo, e non mi prosciuga energie. Quanto a Sanremo, non si potrebbe dire di no: del Festival però temo il potere di addomesticare i personaggi giovani a un meccanismo che effettivamente è un po' vecchio».

Per questa seconda edizione di E poi c'è Cattelan la formula resterà immutata?

«Posso dire di sì. Con me ci saranno ancora gli Street Clerks, a fare da house band dal vivo (in questi giorni esce il loro cd Fuori , Sony, ndr). Le novità saranno di un altro tipo, e cioè scenografiche: innanzitutto sono riuscito a conquistarmi una scrivania, era la mia fissa dalla prima edizione! E poi il pubblico: le poltrone mobili che usavamo io e gli ospiti ora le avranno gli spettatori in studio. L'asse dello studio si sposterà e loro dovranno spostarsi di conseguenza. Infine, abbiamo fatto tesoro della prima edizione, dunque interviste, numeri e improvvisazioni sono perfezionate. Gli ospiti ora sanno cosa gli chiediamo, sanno che cerchiamo il sorriso e non tendiamo agguati nelle interviste, non inseguiamo il titolo del giorno dopo sui giornali. Rispondono molto volentieri agli inviti e investono una buona dose di tempo nei giorni precedenti, per le prove».

Chi saranno i primi ospiti?

«Nella prima puntata, Cesare Cremonini e Maccio Capatonda. Cesare appare molto raramente in tv e per noi è una bella soddisfazione averlo. Maccio è un amico, e con lui si riderà parecchio. A seguire sono attesi Carmen Consoli, i Subsonica, Sinisa Mihailovic, Luca Argentero, Fedez...»

... quindi il derby tra Fedez e Morgan, almeno per Cattelan, l'ha vinto Fedez...

(sorride) «No, dai. La mia scelta non ha a che fare con quello che è successo tra di loro (gli scontri davanti e dietro le quinte a X Factor , ndr).

In questo momento Fedez ha un disco fuori, non l'ho mai avuto come ospite, è un ragazzo che mi è vicino per età e ha un lato molto giocoso, perfetto per il programma».

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