Cultura e Spettacoli

Erica Piamonte ha rischiato di essere investita. Il conducente l'ha anche insultata

La ex gieffina ha raccontato l'accaduto sui social. Ha poi approfittato dell'occasione per polemizzare sulle abitudini al volante degli italiani

Erica Piamonte ha rischiato di essere investita. Il conducente l'ha anche insultata

Si sa, in Italia non tutti gli automobilisti si fermano o rallentano educatamente in procinto delle strisce pedonali, e gli episodi spiacevoli sono all’ordine del giorno. Erica Piamonte, una delle più chiacchierate concorrenti della scorsa edizione del Grande Fratello, ormai lo sa bene e ha voluto condividere con i suoi follower quanto le è accaduto. La ragazza toscana ha seriamente rischiato di essere investita da una macchina a tutta velocità, mentre attraversava la strada. Ma per fortuna tutto è andato per il meglio, o quasi.

Vi volevo raccontare questo piccolo aneddoto. Io stavo attraversando la strada, ero già a metà strisce pedonali, arriva questa macchina ‘a tutto fuoco’, erano due persone anziane, io faccio loro un sorriso e loro cominciano a urlarmi qualcosa”, racconta la ex inquilina del Grande Fratello nelle sue stories Instagram. Essendo sulla strisce pedonali, come stabilito dal codice della strada, Erica Piamonte aveva la precedenza, ma il diritto non le è stato riconosciuto.

Dopo aver ricevuto un po’ di “insulti” non si è trattenuta più: “A un certo punto dico: ‘Ci sono le strisce. Cosa mi urlate! Io sono sulle strisce e tu devi rallentare'. Mi urlano cose, poi io ho detto ‘mah, va beh' e mi dicono ‘brutta’. Come ti permetti?”. Nonostante la rabbia, l’incidente è stato fortunatamente evitato, Erica Piamonte sta bene e si è mostrata serena davanti ai suoi follower.

Ha poi fatto anche un raffronto tra le abitudini automobilistiche in Italia e in Australia, paese dove lei ha vissuto per diverso tempo, sottolineando che mentre lì chiunque rispetta le regole e si ferma vicino agli attraversamenti pedonali, qui alcune vecchiette “aspettano ore prima che qualcuno le faccia passare”.

L’Italia non è un paese per pedoni.

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