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Alla fine le rivoluzioni culturali nel mondo arabo hanno presa soprattutto quando ci si mette l' Occidente a dargli una piccola mano, anche a livello di immagine. Vedasi la pubblicità della Coca-Cola con un padre saudita che insegna alla figlia a guidare. Ora Netflix, che produce serie in tutto il mondo rompe il tabù di una produzione realizzata nei Paesi arabi. Si intitolerà Jinn e sarà un teen drama con elementi soprannaturali.

Per ora la trama è stata resa nota solo a grandi linee. Racconterà una storia ambientata ai giorni nostri, in Giordania. Alcuni adolescenti, mentre si trovano nell'antica città di Petra, assistono alla comparsa di un essere soprannaturale, un jinn: sorta di antichi spiriti della tradizione islamica (il termine forse deriva da genius latino). Da quel momento le loro vite verranno scombussolate non poco, non solo dal jinn ma anche da un altra entità malvagia decisamente più pericolosa e che minaccia di distruggere il mondo intero. La serie dovrebbe essere in sei episodi, scritti da Bassel Ghandour (sceneggiatore di Theeb, candidato all'Oscar 2016 come miglior film straniero) e diretti dal libanese Mir-Jean Bou Chaaya. Nelle intenzioni degli autori, gli interpreti saranno scelti fra i più promettenti giovani attori arabi. Ma dovranno farlo in fretta: le riprese sono previste per gli ultimi mesi del 2018.

In ogni caso è una scelta coraggiosa, anche se bisognerà vedere il risultato per capire quanto questo Stranger things in salsa islamica spinga sull'acceleratore nel mantenersi in bilico tra tradizione e modernismo.

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