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Una serie futuribile che è anche una riflessione sull'oggi. Parliamo della distopica fiction brasiliana 3% che Netflix ha appena rinnovato per la terza stagione che dovrebbe arrivare per l'anno prossimo. In Italia per il momento sono disponibili le prime due, e se non le avete viste ve le consigliamo caldamente. Il tema? In un futuro che dista da noi un centinaio di anni e spiccioli il pianeta è spaccato in due. La terra ferma è devastata e caratterizzata da enormi favelas. Le persone però hanno la possibilità di andare al lato migliore chiamato Offshore: una serie di prove seleziona il 3% dei candidati che avrà successo.

Ogni anno chi compie vent'anni ha la possibilità di migliorare la propria condizione di vita passando al lato migliore. Ovviamente il tutto si trasforma in una gara all'ultimo respiro: prove attitudinali durissime, fisiche e mentali. Tutti gli abitanti dell'Offshore dovrebbero esseri dei superumani, privi di difetti, darwinianamente adatti ma anche adatti a vivere in una società utopica. Ma le prove funzionano davvero? Anche nell'Offshore serpeggiano i dubbi, soprattutto dopo che è successo un omicidio. E c'è anche chi si pone sempre più problemi etici sulle condizioni di chi resta a terra. Senza contare l'eterno problema: chi controlla i controllori del processo di selezione?

La serie ha qualche limite dal punto di vista visivo, non è certo una produzione hollywoodiana, però affronta temi complessi che fanno riflettere.

Estremizza quel conflitto tra merito e solidarietà che deve affrontare qualunque società.

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