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Alla fine l'attesissimo Good Omens è diventato disponibile su Amazon Prime Video. Se avete questo servizio di streaming e non ci siete ancora cascati dentro affrettatevi. Difficile intercettare nel panorama delle serie qualcosa di più visionario e caleidoscopico. La sceneggiatura è scritta da quel geniaccio di Neil Gaiman e basata sull'omonimo romanzo (in Italia intitolato Buona apocalisse a tutti!) scritto a quattro mani proprio da Gaiman con Terry Pratchett, vero mostro sacro della fantascienza, nel 1990.

La serie segue le apocalittiche tracce del romanzo ma, se possibile, ne estremizza il versante ironico e dissacrante. Gli spettatori seguendo le avventure e disavventure del demone Crowley (David Tennant) e dell'angelo Aziraphale (Micheal Sheen) verranno travolti da una fantasmagoria di immagini. Straripanti di dettagli, quasi barocchi nella messa in scena, i sei episodi Good Omens sono una babilonia visiva che non annoia ma affascina e diverte, tentando lo spettatore di questa sacra rappresentazione che mette in burla il potere, divino o demoniaco che sia.

Tutto bene quindi? Sì, però, sempre tenendo presente che è uno dei prodotti più riusciti della stagione, bisogna dire che forse nell'affastellare i fili narrativi, come per comporre un arazzo medievale di arte sacra, Gaiman un po' la mano se l'è fatta prendere, tanto da non riuscire poi a riprendere tutti i fili nel finale. Ma questo è una caratteristica di molti prodotti Prime Video.

Da quelle parti hanno dei talenti assoluti al lavoro, ma forse sin troppo liberi di fare di tutto.

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