Cultura e Spettacoli

Dalla bulimia di Lady D. alla anoressia di Beverly Hills. La tv parla dei disturbi alimentari

Le persone che in Italia soffrono di anoressia, bulimia o disturbo da alimentazione incontrollata sono circa 3 milioni e sono soprattutto adolescenti. Ancora oggi se ne parla troppo poco. La tv potrebbe diventare un buon mezzo per educare i giovani

Dalla bulimia di Lady D. alla anoressia di Beverly Hills. La tv parla dei disturbi alimentari

Tre milioni, un numero grande, pesante, grave. Sono le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare in Italia. Anoressia, bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata sono i più comuni. Il Covid-19 ha complicato ulteriormente il quadro: secondo i dati resi noti dal Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, nei primi sei mesi del 2020, c’è stato un incremento dei casi del 30%. La mancanza di socialità e il clima di angoscia e incertezza ha permesso l’aumento delle nuove diagnosi e aggravato quelle preesistenti. Gli adolescenti sono le vittime predilette di queste patologie. Ancora oggi, se ne parla troppo poco e bisogna lavorare molto sulla prevenzione. La tv potrebbe essere un mezzo per educare i giovani affinché abbiano un rapporto sano con il cibo, anche mostrando, senza filtri, a quali rischi vanno incontro.

Esistono molti film sul tema (solo per citarne alcuni "Black Swan", "To The Bone", anche gli italiani "Briciole" e "Maledimiele"), ma il catalogo di serie tv che affrontano l’argomento è decisamente molto meno ampio. Potrebbe sembrare un controsenso, dato il consumo di fiction che ogni adolescente fa mensilmente, e probabilmente lo è.

Risale al 2005 "Starved-Affamato", la prima, se non unica, serie tv dedicata totalmente al tema. In sette puntate si raccontano le avventure di quattro amici che fanno parte dello stesso gruppo di sostegno perché soffrono ciascuno di un disturbo alimentare diverso: Sam alterna momenti di anoressia a grandi abbuffate, Billie e Adam sono bulimici, Dan è un mangiatore compulsivo e obeso. La serie ha il pregio di trattare un argomento delicato con leggerezza e ironia. È visibile su YouTube gratuitamente. Unica pecca? Lo si trova solo in lingua originale.

Anche in Italia, con la docu-serie "Fame d’amore", andata in onda nell’estate 2020 in seconda serata su Rai 3, si è cercato di puntare i riflettori sul tema, mostrando le storie di ragazzi che soffrono di disordini alimentari differenti, accomunati dalla volontà di guarire. L’esperimento sembra aver funzionato e in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi Alimentari, la conduttrice Francesca Fialdini ha portato il problema in prima serata.

Nel 2021 è attesa l’uscita di "Hungry", serie tv con Demi Lovato in veste di produttrice esecutiva e attrice. Come in "Starved", i protagonisti saranno dei ragazzi che soffrono di anoressia, bulimia o disturbo dell’alimentazione incontrollata e si fanno forza a vicenda.

Per il resto, i disordini alimentari fanno spesso capolino nelle teen series di successo. Ecco qui le fiction che chi vuole approfondire l’argomento deve assolutamente vedere.

Serie tv in cui si parla di anoressia

Si definisce "anoressica" una persona che rifiuta il cibo, ha una visione distorta del proprio corpo e perde molto peso. È stato il primo disturbo alimentare a essere rappresentato in tv. Tra i personaggi più famosi che hanno sofferto di anoressia nervosa troviamo Kelly Taylor di "Beverly Hills 90210" (1990-2000), Emma Nelson di "Degrassi-Next Generation" (2001-2015), Cassie Ainsworth nella serie britannica "Skins" (2007-2013) e Cris della fiction Rai "Braccialetti Rossi" (2014-2016).

Le protagoniste di queste serie tv hanno dei tratti in comune: sono benestanti, hanno un rapporto complicato con le loro famiglie, seguono diete maniacali, alternate a periodi di digiuno, sembrano delle ragazze di "successo", ma dietro la loro corazza nascondono una profonda fragilità e scarsa autostima. Specie nel passato, si pensava che fossero gli adolescenti delle famiglie "ricche" a soffrire di questo genere di disturbi, ma in realtà il problema riguarda ormai tutti gli strati sociali e le cause che portano alla malattia sono varie e non ascrivibili solo alla sfera famigliare. C’è chi cerca la bellezza nella magrezza, come le reginette della scuola Kelly Taylor ed Emma Nelson. Cassie Ainsworth, invece, ha bisogno di attenzioni. Nella seconda stagione dice: "Ho smesso di mangiare e tutti facevano quello che dicevo. Quello era potere. Credo che sia stato il momento più felice della mia vita, ma ho dovuto smettere prima di morire, perché altrimenti non sarebbe più stato divertente". Come si legge sul sito del Ministero della Salute "all’anoressia nervosa è collegata una mortalità cinque-dieci volte maggiore di quella di persone sane della stessa età e sesso".

C’è chi vorrebbe semplicemente "sparire". Ed alcuni ci riescono, arrivando a pesare pochi chili, necessitando dell’alimentazione assistita e di un lungo ricovero in ospedale. Ma dai disturbi alimentari, se scoperti in tempo, si può guarire. "Braccialetti Rossi" parla proprio del periodo di riabilitazione di Cris, che tra alti e bassi, cerca di lottare contro la sua malattia, arrivando alla fine a sconfiggerla.

Serie tv sulla bulimia

Recentemente si è tornato a parlare di questo disturbo, grazie alla quarta stagione di "The Crown", incentrata sulla vita della principessa Diana. Lady D inizia a soffrire di bulimia nervosa dopo il suo fidanzamento con il principe Carlo, che la definisce "grassottella" davanti alla stampa. Scene di abbuffate e vomito si ripetono negli appartamenti della principessa, lontano da occhi indiscreti. Sì, perché questo disordine alimentare, a differenza dell’anoressia, porta a variazioni di peso meno evidenti e questo comporta delle difficoltà nella diagnosi precoce.

Lei è probabilmente una delle donne più famose ad aver pubblicamente parlato del suo problema. Ma purtroppo la bulimia è molto comune. Sul sito del Ministero della Salute si legge che ogni anno si registrano "12 nuovi casi di bulimia nervosa per 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi per 100.000 persone tra gli uomini", contro "gli otto-nove nuovi casi di anoressia per 100mila persone tra le donne, e fra 0,02 e 1,4 per gli uomini".

Il tema viene affrontato anche nella serie tv spagnola "Paso Adelante" (2002-2005), dove la ballerina Marta inizia a presentare i sintomi della bulimia. I disturbi alimentari sono molto frequenti tra i ballerini, perché la danza spesso richiede leggiadria e perfezione dei corpi. Sebbene siano ancora le donne a soffrire maggiormente di questo disturbo, così come degli altri disordini alimentari, il fenomeno è in aumento anche tra gli uomini. Per questo nella serie tv Netflix "Tiny Pretty Things" (2020), è il ballerino Oren Lennox a sentirsi "grasso" e "inadeguato", e a provocarsi il vomito nei bagni della scuola di danza.

Un altro celebre personaggio malato di bulimia è la reginetta dell’Upper East Side, Blair Waldorf. Anche in "Gossip Girl" (2007-2012), c’è una scena abbastanza cruda, in cui Blair mangia in maniera incontrollata la sua torta preferita, mentre si ripercorre il suo rapporto complicato con il cibo attraverso una serie di flash back.

Anche chi soffre di bulimia rischia nei casi più gravi il ricovero in ospedale, come viene mostrato nella puntata sette di "Doc-Nelle tue mani". La paziente è Carolina, la figlia dell’ex primario Andrea Fanti. Dopo la morte del fratello, di cui si sente responsabile, inizia ad assumere regolarmente lassativi e vomitare fino a provocarsi delle lesioni gravissime all’esofago, ammalarsi di polmonite e rischiare la vita.

Cosa c’è dietro i chili di troppo?

Talvolta, un evidente sovrappeso può nascondere un altro disordine, il disturbo da alimentazione incontrollata. Il tema è affrontato in "This is Us", andata in onda per la prima volta nel 2016 e attualmente in produzione. Vittime di questo disordine sono Kate Pearson e il fidanzato, poi marito (piccolo spoiler), Toby, entrambi sulla soglia dei 40 anni. I due fanno parte dello stesso gruppo di sostegno e proprio lì fanno conoscenza. Kate ha da sempre leggeri problemi di peso, soffre il confronto con una madre troppo perfetta, Rebecca, è vittima di bullismo quando è bambina. La morte improvvisa del padre Jack, l’unico uomo che è riuscito a farla sentire bella, è la goccia che fa traboccare il vaso: Kate trova conforto nel cibo spazzatura, che consuma di nascosto, affogando nella vergogna. La sua amica Madison è, invece, il suo esatto opposto: ha così tanta paura di ingrassare che si costringe a un lungo digiuno dopo aver mangiato due soli pasticcini. Per entrambe la bilancia è il peggior nemico.

"This is Us" ha due grandi meriti: non è una teen series e questo la rende speciale, perché sebbene l’età dell’insorgere dei disturbi alimentari si sia recentemente abbassata, ne possono soffrire tutti, anche gli adulti; è la prova che qualsiasi guarigione parte dall’amore e dalla forza di volontà, le migliori medicine che chiunque possa assumere.

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