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Harry e Meghan parlano di Archie in Sud Africa

Prosegue il royal tour in Africa di Harry e Meghan, che affrontano i numerosi impegni con naturalezza, come se si trattasse di incontri con vecchi amici e si lasciano andare a qualche indiscrezione su Archie, che ha appena ricevuto un nome tradizionale africano

Harry e Meghan parlano di Archie in Sud Africa

Continua con successo, tra sorrisi e confidenze su baby Archie, il royal tour di Harry e Meghan in Africa. Vanity Fair racconta che i duchi di Sussex hanno preso parte a un incontro con dei ragazzi nella Monwabisi Beach di Città del Capo. Questo impegno ufficiale rientra nel progetto NGO Waves for Change che sostiene i giovani affetti da disturbi mentali e si propone di migliorare la loro quotidianità attraverso il surf. Inoltre l’associazione NGO è correlata a The Lunchbox Found, la charity che ha il compito di fornire 30mila pasti al giorno alla Waves for Change. Questi sono alcuni dei progetti umanitari a cui i duchi di Sussex hanno deciso di destinare le donazioni arrivate per la nascita di Archie, lo scorso 6 maggio.

A proposito dell’impegno di Harry e Meghan in favore di un tema così importante come la salute mentale e del modo più giusto per affrontarlo, la duchessa ha detto: “Non importa dove ti trovi nel mondo, se vivi in una piccola comunità o in una grande città, tutti hanno a che fare con una versione diversa della stessa cosa”, aggiungendo che “parlarne” è il primo passo per affrontare con serietà la questione. A Harry e Meghan è stato chiesto dove fosse il loro Archie e il duca ha risposto: “Sta dormendo”. Proprio ieri il secondogenito di Lady Diana aveva rivelato qualcosa in più sul bambino, definendolo “un po’ brontolone”. Durante la visita al Monwabisi Beach i Sussex si sono lasciati andare a dei complimenti reciproci sulle loro abilità genitoriali. Meghan ha dichiarato che suo marito “è il migliore dei papà” e Harry ha ricambiato sostenendo che lei fosse “la mamma migliore”.

Durante un altro incontro per il tè delle 5 con i residenti della zona Bo Kaap di Cape Town, Meghan ha anche spiegato che suo figlio cattura su di sé tutte le attenzioni dei genitori, completamente assorbiti da lui e dalle sue esigenze da 5 mesi a questa parte. Ai giornalisti e agli esperti di royal family non è sfuggita l’assenza dell’anello di fidanzamento dal dito di Meghan Markle. Non sappiamo se il gioiello sia rimasto a Frogmore Cottage, o se verrà indossato prossimamente per un preciso evento ufficiale. Per il momento, al suo posto, la duchessa ha preferito sfoggiare una fede di Jennifer Meyer. L’anello ha un legame imprescindibile con l’Africa: il diamante centrale viene dal Botswana e le due pietre più piccole da una spilla appartenuta a Lady Diana. Dopo la nascita di Baby Archie Meghan decise di sostituire la fascia in oro con una in brillanti, aggiungendo anche una fedina.

Il terzo giorno nel continente africano ha segnato anche l’inizio degli “impegni ufficiali per il piccolo Archie. Il bimbo, infatti, ha “incontrato” per un tè l’erede spirituale di Nelson Mandela, ovvero l’arcivescovo Desmond Tutu. Per l’occasione il “mini Mountbatten” indossava una tutina di H&M da circa 13 sterline (14 euro). Le foto di Archie in braccio alla madre sono finite su tutti social e in molti hanno notato la somiglianza tra lui e Harry quando aveva la sua età. L’Africa ha poi riservato un’altra bellissima sorpresa ai duchi di Sussex, un omaggio al loro figlio di cui ha parlato il sito Royal Central: la NGO Justice Desk ha fatto dei regali ad Archie, tra cui uno simbolico che lo accompagnerà per la vita: un nome africano. Lo ha rivelato la fondatrice e CEO di The Justice Desk Jessica Dewhurst, la quale ha commentato: “Per darti il benvenuto a casa Archie, la tua famiglia al Justice Desk ti ha dato il nome tradizionale sudafricano ‘Ntsika’. Questo nome, di origine Xhosa, significa ‘pilastro di forza’.

Possa tu essere sempre il pilastro di forza per quelli che hanno bisogno di te”.

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