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I "Ferragnez" sorprendono solo dallo psicoanalista

I "Ferragnez" sorprendono solo  dallo psicoanalista

Di sorprendente non c'è molto. Anzi solo un aspetto: le sedute dallo psicanalista dove mostrano i loro problemi di coppia. Per chi conosce il mondo dei Ferragnez, immergersi nel racconto dell'ultimo anno della loro scintillante, favolosa, ricchissima, inebriante, super produttiva vita, è come mettere tutte insieme, una in fila all'altra, le migliaia di video postati. Ma è proprio questa la forza della coppia d'oro dei social: interessare milioni di persone, mostrandosi per quel che sono, senza mediazioni, con una semplicità disarmante che contrasta con il lusso delle abitazioni, dei viaggi, delle cene, degli abiti e l'assoluta artificiosità di una esistenza in vetrina. Proprio come nel primo film Unposted che raccontava l'infanzia e l'ascesa, qui sembra che Chiara, la fashion influencer più potente al mondo, ti faccia sentire parte di quella vita, anche se ne sei lontana miliardi di chilometri.

Insomma, se volete farvi una scorpacciata dell'azienda Ferragnez da ieri è disponibile su Amazon Prime Video «La serie» più attesa della stagione: intanto le prime cinque puntate, le altre tre dal 16. Chiara e Federico si fanno riprendere nei momenti intimi, insieme al piccolo Leone, nelle gite con la famiglia allargata, al lavoro: Fedez a Sanremo, lei in azienda. E nelle sedute psicoterapeutiche. Le riprese nello studio dell'analista fanno da collante di ogni puntata e, in effetti, sono le uniche vere sorprese del docu-reality perché mostrano le fragilità, le insicurezze, i problemi di coppia. «Lui ha i giorni no e quando si chiude in se stesso non lo sopporto». «Lei non capisce che quando sto male devo stare solo». Pare quasi di immedesimarsi. Le lacrime (che non fanno colare il trucco) lasciano spazio pochi fotogrammi dopo a una splendida mise per una serata o a una visita nell'atelier di Versace o alla neve finta sparata per festeggiare il Natale o a una festa in stile Hollywoodiano per la bambina non ancora nata. Oppure a momenti divertenti come Fedez travestito da Babbo Natale (otto ore di trucco) per fare una sorpresa al bambino che lo riconosce subito o come lo stesso rapper che prova a sentire il dolore delle doglie.

Nessun pudore, nessuna reticenza: ed è inutile chiedersi se recitano o siano spontanei, per loro la recita è la realtà, la vita è una vetrina. Resa ancor più magica da una confezione con montaggio, immagini, regia, musica (produzione Banijay) che non bada a spese.

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