Cultura e Spettacoli

Un Natale al cinema

Nell’ultima settimana dell’anno, sono numerose le nuove uscite al cinema. Ecco una piccola guida dei principali titoli

Un Natale al cinema

Al cinema, e non solo, saranno feste di Natale ben diverse da quelle pre-pandemia, lo sappiamo. Noi possiamo solo stilare la consueta piccola guida ai film in uscita da tra oggi e San Silvestro, augurandoci che il tradizionale appuntamento natalizio col grande schermo venga preservato.

Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa (dal 23/12). Il film, candidato spagnolo ai prossimi Oscar, vede Javier Bardem mattatore assoluto nei panni del proprietario di una fabbrica. L’uomo, astuto e suadente manipolatore, è sotto pressione perché brama di ricevere un premio per l’eccellenza aziendale proprio in un momento carico di problemi con i propri dipendenti. Si intrometterà spudoratamente nella loro vita, per riportare la “pace”. Ci si diverte grazie a una satira sociale intelligente e tagliente, ma a togliere un po’ di leggerezza a quella che vorrebbe essere una commedia non sono tanto gli argomenti seri quanto l’eccessiva durata. Imperdibile sfoggio di carisma da parte della star protagonista. Voto: 7

Sing 2 di Garth Jennings (dal 23/12). Il sequel della commedia musicale d’animazione supera l’originale quanto a potere vivificante. Il gruppo di animali capitanati dal koala Buster stavolta punta a esibirsi sul palco più prestigioso della capitale del divertimento. Ci riuscirà a patto di convincere una star, da anni datasi all’eremitaggio, a tornare in scena. Tante canzoni di successo, ritmo e grande spettacolo visivo. Un sogno scintillante in grado di regalare sorrisi e una spensieratezza galvanizzante. Divertimento edificante per ogni età. Voto: 7

Supereroi di Paolo Genovese (dal 23/12). Commedia drammatica che racconta due decenni nella vita di due giovani innamorati. Lei (Jasmine Trinca) è una fumettista, lui (Alessandro Borghi) un professore di fisica. L’assunto alla base del film è che chiunque formi una coppia capace di superare le ingiurie del tempo sia un supereroe. Il racconto si muove in un amalgama tra passato e presente, dimensioni che si alternano e si distinguino visivamente dalla presenza/assenza della barba nel protagonista. Commovente nel mostrare come il romanticismo non sia una debolezza ma una forza in grado di salvarci la vita, laddove irrompano inevitabili scorci di tragedia. Nel cast anche Greta Scarano. Voto: 6 1/2

West Side Story di Steven Spielberg (dal 23/12) risponde a chi in futuro si chiederà come fosse il cinema con la maiuscola, quello dei grandi maestri. Il nuovo adattamento per il grande schermo del musical teatrale del 1961 arriva a 60 anni da quello che conquistò ben 10 Oscar (di cui il cast conserva, sia pur in un altro ruolo, Rita Moreno, premio all’epoca come miglior attrice non protagonista).

I distretti di Manhattan degli anni ’50 sono la cornice di una storia ispirata a Romeo e Giulietta, che vede il destino di due innamorati dipendere da due bande rivali a cui, per motivi diversi, sono legati.

Una storia emozionante e universale, spietatamente contemporanea, che parla di dominio del territorio, immigrazione, diversità e razzismo. Un tripudio di coreografie spettacolari e musiche immortali. Inevitabile che già oltreoceano sia stato parco l'incasso al botteghino: si tratta di due ore e trentasei minuti di cinema purissimo ma, proprio per questo, assai datato. La nostra è l’epoca dei trionfi Marvel. Voto: 9

7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi (dal giorno di Natale). Remake del cult francese diretto da François Ozon (già ispirato alla piéce di Robert Thomas), il film è ambientato alla Vigilia di Natale nelle ore successive all’omicidio di un uomo, un imprenditore con moglie e figlie, ucciso misteriosamente nella sua casa. Tutte le donne che hanno avuto un ruolo nella vita della vittima si trovano assieme, sospettate del delitto.

Nel gineceo si respira una finta sorellanza che diverrà un “tutte contro tutte”. Il ricchissimo cast femminile è composto da attrici italiane dai percorsi diversi cui si va ad aggiungere una esilarante Ornella Vanoni (la migliore). Gelosie e ripicche vanno in scena in maniera farsesca e brillante visto che l’opera, di forte impianto teatrale, ha un registro comico-grottesco. Belle le scenografie, simpatica l’operazione ma per apprezzare l'insieme è necessario dimenticare ogni paragone con l’originale francese: Sabrina Impacciatore, Micaela Ramazzotti e Margherita Buy hanno i ruoli che, vent’anni fa, furono rispettivamente di Isabelle Huppert, Fanny Ardant e Catherine Deneuve. Può bastare per capire la differenza? Voto: 6

La Befana vien di notte 2 – Le origini di Paola Randi (dal 30/12). A tre anni dal film con Paola Cortellesi, arriva un prequel, molto più riuscito, ambientato nel 18esimo secolo, in cui si racconta come una truffaldina ragazza di strada (l’influencer e star di Tik Tok Zoe Massenti), aiutata da una strega dai modi materni (un’autoironica Monica Bellucci), diverrà un riferimento positivo per tanti bambini. La predestinata avrà però un antagonista, un Barone (Fabio de Luigi) col vizio del rogo. Lingua lunga e romanità verace caratterizzano la protagonista, avvallando il mix di antico e moderno. Il genere è fantasy, gli effetti speciali passabili, la volontà tanta e da premiare. Voto: 6 1/2

Illusioni perdute di Xavier Giannoli (dal 30/12). L'incredibile modernità di un classico. Il romanzo di Honoré de Balzac (da cui è tratto) dipingeva l’ascesa e la caduta di un giovane letterato di buone speranze ma, due secoli dopo, parla della nostra epoca. Seguendo il protagonista, fuggito dalla provincia per inseguire la fama letteraria a Parigi, da spettatori veniamo eruditi sui compromessi tra politica e stampa, sul potere immenso delle parole, su come tutto abbia un prezzo in un mondo in cui, per convenienza e cinismo, proliferano quelle che, all'epoca, sono fake-news ante litteram. La letteratura, la lirica purezza e l’anima sono cose che nei salotti che contano risultano stantie. Nel film la penna non è più lo strumento di un mestiere ma l’arma con cui abbattere nemici o comprare favori e le bagarre sui giornali servono solo a mistificare la perduta integrità intellettuale.

Un percorso di disillusione in cui la miseria della commedia umana è dipinta in tutto il suo tragico splendore. Voto: 9

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