Cultura e Spettacoli

Io, salumiere fra Amleto e Orlando furioso regalo «piccikini» da gustare e da leggere

Vittorio Valenta, di professione salumiere titolare del Banco 29 al Mercato Coperto di Novara, è anche scrittore. E ha trovato il modo di coniugare il cibo con i versi. Nel libro CIBI diVERSI (Lampi di Stampa, pagg. 238, euro 18). Il libro verrà presentato domani alle 21 a Picinisco (Frosinone) nell'ambito del Festival delle Storie. Ecco un racconto di Valenta scritto appositamente per l'occasione.

di Vittorio Valenta

Al Banco 29 arriva una cliente che declama, sorridendo, «Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori...» E io: «Signora, ma mi recita l'Orlando Furioso?» «Be', Lei ci insegna queste meraviglie coi piccikini, e noi le impariamo a memoria! La volta scorsa il Suo commento al Furioso era un indovinello...» La signora mi ordina Gorgonzola e Parmigiano, poi dice: «L'altro giorno mi ha messo l'Ariosto sullo zola. Oggi, il piccikino con la soluzione del quiz me lo metta sul Parmigiano: fa più chic!» Eseguo, lei prende il sacchetto e se ne va, recitando a mezza voce «Le donne, i cavallier...» Il piccikino è un foglietto che infilo nella spesa dei clienti: ci stampo una citazione letteraria seguita da un mio commento bricconcello. E così al Banco 29 i cibi parlano: sono cibi fatti di versi poetici; sono cibi diversi dagli altri cibi, che invece non parlano; sono CIBI diVERSI® (questo gioco di parole me lo ha regalato Arturo Brachetti). E ne ho pure raccolti un bel po' nel libro omonimo. Ecco un piccikino:

parla Amleto: «Essere o non essere...»

Amleto, deciditi: è da 400 anni che ci trituri il cervello con questa domanda! Ascolta, fai un salto al Banco 29, ti preparo un bel panino croccante con la Bologna, e vedrai che la vita ti sorriderà!

Altro che il tuo freddo e umido castello in Danimarca! Brrr...

I piccikini hanno creato una comunità di persone che condividono bellezza e poesia veicolate dal cibo. Tutto ciò in un mercato cittadino, il posto più semplice e umile che esista, dove i bimbi arrivano al banco correndo e urlando «Signore, ci regala un'altra storia?» Alcuni di loro mi chiamano «Barzelletto». Creatività e passione hanno trasformato un luogo e un lavoro comuni in un'esperienza vera e condivisa. Com'è possibile? Nel profondo del cuore di ciascuno di noi, esiste un piccolo centro misterioso, pulsante e insondabile, fatto di ricordi e di sogni. I poeti ci dicono che «La vita è sogno». Tutti sogniamo, e che senso avrebbe la vita se non condividessimo i sogni? Se Dante non avesse condiviso la sua «mirabile visione», non avremmo la Divina Commedia, e chissà quali parole leggereste su questa pagina. Se le nostre nonne non ci avessero tramandato le ricette, la Parmigiana ce la sogneremmo, appunto! Per condividere i sogni, occorre guardarsi negli occhi, e lo si può fare solo in un luogo piccolo, proprio come un negozio. Le ultime parole di Candido, alla fine del suo viaggio incredibile, sono «Occorre coltivare il nostro giardino». Ecco, la risposta è tutta qui.

È semplice, anche perché, come scrive Brachetti nella prefazione a CIBI diVERSI®, «dallo stomaco al cuore, il viaggio è più breve».

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