Cultura e Spettacoli

Jackman nei panni di Enzo Ferrari: tragedie, amori e la fede nella rossa

Dopo 17 anni Michael Mann riesce a dar vita al progetto

Jackman nei panni di Enzo Ferrari: tragedie, amori e la fede nella rossa

Un tempo eravamo re. Anzi, draghi. Perciò Hollywood ora investe nel sontuoso biopic su «The Drake», al secolo Enzo Ferrari, il nome italiano più conosciuto nel mondo. E mentre il Cavallino Rampante festeggia settant'anni di bolidi fantastici e pubblici trionfi, Hugh Jackman, la star del momento (è in sala con Logan, un trionfo al box-office: 250 milioni di dollari nel mondo) si appresta a interpretare quest'eroe italiano del Novecento che ha segnato un'epoca, prima come pilota, poi come fondatore della sua straordinaria scuderia e infine come costruttore.

Dietro la cinepresa, a filmare la storia romanzesca del «Drake» la tragedia di un figlio perso troppo presto; il segreto di un erede amatissimo, i misteri di due amori sofferti, il difficile rapporto con la fede e le aspre polemiche con il Vaticano c'è Michael Mann, regista di chiara fama che ha inseguito tale progetto per 17 anni, dunque una specie di dramma, originariamente in tandem con un altro maestro, Sidney Pollack, morto nel 2008. Inizialmente doveva essere Christian Bale a calarsi nella parte di Enzo Ferrari, che lungo la sua vita ha conosciuto i personaggi più decisivi per la storia nazionale: da Benito Mussolini a Palmiro Togliatti, da Italo Balbo a Sandro Pertini, da Gianni Agnelli a Bettino Craxi, non si contano le celebrità incontrate sul suo cammino.

Però il divo americano di Batman, stanco di acquistare e perdere chili (chi non lo ricorda obeso in American Hustle- L'apparenza inganna?), alla fine ha detto no. Jackman, invece, appena liberatosi di Wolverine e dei suoi artigli, ha subito agguantato la parte del re di Maranello. E sarà libero di mangiare a volontà, dopo aver seguito una dura dieta per fare l'atleta tutto muscoli in Logan. Un altro peso massimo del ring hollywoodiano, Robert De Niro, era in predicato per impersonare la leggenda di colui che seppe traghettare l'Italia da paese contadino a civiltà industriale, finanziando, tra l'altro, un biopic antagonistico, con Clint Eastwood regista.

Il progetto di Mann si ambienterà nel 1957, all'epoca della serrata rivalità tra la Ferrari e la Maserati. Per il momento, non è dato sapere a che punto si trovi l'erigendo film di Bob, fermo ai box. Intanto, il regista di Black Hat fa sapere che si concentrerà anche sulla tormentata relazione del «Drake» con la sua seconda moglie Linda, qui Noomi Rapace.

Pronta a prendere fuoco come le mitiche Rosse di Maranello.

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