Jeffrey Archer barone dei bestseller

La vita di Jeffrey Archer, Barone di Weston-super-Mare, è un romanzo già di suo: nato a Londra nel 1940, figlio di un pittore, cresciuto nel Somerset, laurea a Oxford, un record di corsa nel nome della Gran Bretagna (le 100 iarde in 9,6 secondi, nel 1966), poi una lunga carriera politica con alti - cinque anni alla Camera dei Comuni, venticinque alla Camera dei Lord, la candidatura a sindaco di Londra, il seggio al Parlamento europeo - e bassi - la bancarotta, i debiti, perfino la prigione - e, infine, la decisione di mettersi a scrivere, per ripagare i creditori di qualche centinaio di migliaia di sterline, e la scoperta che, beh, riesce a sfornare un bestseller dopo l'altro e quindi forse, alla fine, quello del romanziere è proprio il suo mestiere.

Il Barone Archer è pubblicato in 97 Paesi, è tradotto in 33 lingue, ha venduto 330 milioni di copie. La saga dei Clifton, sette volumi record di vendite, è il succo della sua esistenza, reale e di scrittore: due famiglie agli antipodi per estrazione sociale e possibilità economiche, i Clifton e i Barrington, trama coinvolgente, continui rivolgimenti e colpi di scena, passioni forti, amore, tradimento, soldi, voltafaccia, segreti di famiglia, violenza, sogni infranti e, sullo sfondo, settant'anni di storia del Novecento, dagli anni '20 alla fine dello scorso millennio, fra una sponda e l'altra dell'oceano, da Bristol (la città natale del protagonista Harry Clifton) a New York, e ritorno. Ora, dopo i primi tre volumi (Solo il tempo lo dirà, I peccati del padre, Un segreto ben custodito, tutti pubblicati in Italia da HarperCollins) è la volta del quarto, Attento a quel che desideri: è il 1957, Harry Clifton e la moglie Emma sono a Bristol, alle prese con un attentato al figlio Sebastian, con dei rivolgimenti finanziari e manageriali nella Compagnia di navigazione Barrington e con il matrimonio della figlia adottiva Jessica con Clive Bingham, nel quale tutto fila apparentemente liscio, fino a che Lady Fenwick ci mette lo zampino. E questo romanzo d'appendice contemporaneo, al cento per cento British, è solo a metà..