Cultura e Spettacoli

Jennifer Clement dalla Florida al Far West contemporaneo

Gian Paolo Serino

L'altra faccia della Florida, non quella ricca e vacanziera, ma quella delle paludi circondate dal nulla o da agglomerati urbani dove dominano povertà e violenza. In Gun Love di Jennifer Clement (Bompiani, pagg. 260, euro 17, traduzione di Silvia Castoldi), prima donna a essere nominata Presidente del celebre Pen International, la scrittrice americana ci racconta un poetica della sopravvivenza quotidiana e ci rivela i luoghi oscuri di una Florida lontana dai dépliant turistici.

Finalista del National Book Award e tra i «dieci libri dell'anno da leggere» secondo il New York Times, questo romanzo mostra le fauci dei diseredati, dei senza casa, dei nuovi poveri che, invisibili, abitano l'America più nascosta: i protagonisti, la madre Margot e la figlia adolescente Pearl, abitano in una Mercury del '94 parcheggiata in un camping a pochi metri da una discarica abusiva. Pearl vive la propria gioventù tra pattumiera, esalazioni di ruggine e marciume, di batterie corrose, cibo in decomposizione, mortali rifiuti ospedalieri, odori di medicinali e nuvole di detergenti chimici. Le prime esperienze sessuali le fa proprio nell'isolamento della discarica. E la sua educazione avviene con la sicurezza che «le armi mi danno la libertà», mentre ogni giorno assiste alla vita di «quei reduci che sono riusciti a sbattere contro un rasoio o una corda».

Tra le ballate di Bob Dylan e la musica country, il lettore si trova coinvolto in scene che ricordano Cormac McCarthy, ma il Far West è adesso, ora, tra noi, anche se lontano dalle spiagge dove si prende il sole. Qui ci sono soltanto ombre, in questa Florida devastata da una catastrofe non solo ambientale, ma soprattutto morale. Presto la madre Margot è implicata in un traffico di armi perché «nel campo roulotte tutti vendevano qualcosa, promettevano qualcosa o sognavano qualcosa». Perché tutti i protagonisti sono accomunati dal «sentire l'assenza del proprio destino».

Alla morte della madre, uccisa con venti colpi di fucile, Pearl è accolta in una casa famiglia prima di iniziare un viaggio on the road che la porta dalla Florida al Texas, attraverso Alabama, Mississippi e Louisiana verso il Messico per trovare finalmente un senso al proprio destino.

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