Killer Elite, quando De Niro non basta
31 Maggio 2012 - 20:07Un action movie in cui due società segrete di killer professionisti duellano dalla Gran Bretagna all'Oman, da Parigi all'Australia
Primi Anni 80. Danny (Jason Statham), ex killer ritiratosi da poco a vita privata, è costretto a tornare in azione per portare a termine la missione che potrebbe salvare il suo vecchio amico e collega, Hunter (De Niro), ostaggio del sultano dell’Oman. Lo intralcerà una squadra clandestina di senza pietà capitanati da Spike (Cliwe Owen), ossia i “Feather Men”, ex-soldati dei Servizi Aerei Segreti che hanno come obiettivo quello di aiutare e proteggere ex-colleghi o attuali membri dei SAS.
Chiariamo subito che il film in uscita nelle sale questa settimana non è un remake del più celebre “Killer Elite” del 1975 girato da Sam Peckinpah e con Robert Duvall. Questo del 2012 è tutt’altro, ruota attorno all’espressione monolitica di Jason Statham e non resterà nella memoria. Si tratta dell’opera prima del regista nordirlandese Gary McKendry che per l’occasione si è ispirato al libro “The Feather Men” di Ranulph Fiennes. Quel mondo segreto viene qui ricreato con accuratezza di dettagli grazie anche al fatto che ci si è avvalsi di consulenti quali ex-spie e simili. La trama avrebbe potuto essere assai più intrigante, visto lo scontro tra due società segrete e il riferimento a qualcosa di realmente esistente, ma regista e sceneggiatori sembrano essersi distratti nell’allestire una successione di scene ambientate in location internazionali e ricche di azione fine a se stessa. Certamente la regia è dignitosa, sobria, pulita ed il ritmo abbastanza spedito, ma la pellicola risulta un po’ troppo lunga per reggersi interamente su acrobazie e sparatorie del cast. I personaggi, tutti interpretati da esperti di action, sono verosimili ma mai inquietanti, perché la sceneggiatura non ne delinea le psicologie, non indaga analogie e differenze tra i contendenti la sopravvivenza, se non ad un livello estremamente superficiale. Appare grossolano e superfluo l’abbozzo di storia romantica che vede coinvolto il roccioso protagonista ed una biondina australiana sua vicina di fattoria ed ex compagna d’infanzia. Robert De Niro si limita a dare lustro al cast con nome, cognome e faccia in locandina. Il carisma naturale c’è, l’impegno invece non è pervenuto. Fa il minimo indispensabile; può permetterselo a dire il vero: è di un altro pianeta rispetto ai comprimari; però fa un po’ impressione vederlo da tempo comparire in film così modesti.
Diciamo che Killer Elite
riesce davvero poco a distinguersi dalle altre pellicole del genere. Dati i pochi fronzoli ed i tanti muscoli, è un film per appassionati di cinema d’azione un po’ spaccone in cui tutto è al servizio di virilità e machismo.