Cultura e Spettacoli

L'Auditel nel caos: le famiglie campione non sono più segrete

Una mail sbagliata svela i nomi dei detentori dei meter Mercoledì prossimo il Cda deciderà se e come sostituirli

Un errore manda nel caos l'Auditel, la società di rilevazione degli ascolti televisivi. Che non è un giochino per vedere se conquista più spettatori la Clerici o la d'Urso. Ma è il sistema sul quale si basano gli investimenti pubblicitari e che dunque fa girare miliardi di euro. È successo che sono stati svelati i nomi di alcuni campioni, cioè delle persone che si mettono a disposizione per essere testate (tramite i meter) al fine di verificare i programmi che scelgono di vedere. Il segreto è alla base del sistema Auditel, in quanto i campioni non devono subire pressioni o essere influenzati da alcuna emittente o investitore o chicchessia.

L'errore è stato compiuto dalla società Nielsen, che si occupa tecnicamente delle rilevazioni: alle famiglie Auditel sono state inviate delle mail collettive in cui erano visibili nelle intestazioni gli indirizzi degli altri destinatari. Invece di mandarle singolarmente, sono arrivate a tutti. Ora qualcuno di questi potrebbe rendere noti i nomi dei «colleghi». Non si sa (o meglio non è stato comunicato ufficialmente) il numero delle famiglie coinvolte tra le 5600 che fanno parte del panel, ma potrebbero essere migliaia. Si dice anche i due terzi del campione. È complicato valutarlo dato che per molti degli indirizzi mail sono utilizzati nick name.

La falla si è verificata mercoledì scorso e dopo che ieri il Corriere della sera ne ha dato notizia, è scoppiato un putiferio. Adesso la società Auditel sta valutando come affrontare la questione. Per i prossimi giorni tutto procede come sempre. Se ne parlerà nel prossimo Cda previsto per mercoledì prossimo. Non è una questione semplice: si deve decidere se sospendere completamente le rilevazioni, se cambiare tutto il campione o se sostituire gli spettatori che sono stati «svelati». Probabilmente si sceglierà quest'ultima strada. Era già stato pianificato di passare dalle attuali 5.600 famiglie-campione a 15.000, entro l'estate 2016, in due step, 5.000 entro gennaio e il restante entro giugno. Quindi si potrebbe andare a pescare nei campioni «entranti» in via di rodaggio. «Il nostro comitato tecnico - dicono ad Auditel - si è posto immediatamente al lavoro per individuare valutazioni e proposte che saranno esaminate dal Cda. Auditel intende confermare la propria linea, trentennale, di serietà e trasparenza». Altra questione riguarderà come rivalersi sulla società Nielsen che ha causato il problema. Inoltre bisognerà vedere come affrontare gli investitori pubblicitari che potrebbero contestare la credibilità del campione e di conseguenza i costi degli spot. Ieri l'Upa, associazione dei grandi investitori pubblicitari, per bocca del presidente Sassoli De Bianchi, ha espresso forte preoccupazione. Il commissario dell'Agcom, Antonio Nicita, ha chiesto l'intervento dell'Autorità e il Codacons ha ribadito che Auditel è «un sistema superato».

L'incidente comunque non resterà senza conseguenze. Da sempre l'Auditel è oggetto di critiche, sia in riferimento al sistema di rilevazione sia al tipo di campione scelto. In prima fila tra gli «accusatori» c'è Sky, che ha sempre lamentato il fatto che la società non prenda in adeguata considerazione il target della tv satellitare e il diverso modello di fruizione rispetto alla tv tradizionale. Nel prossimo consiglio di mercoledì (il primo a cui parteciperà Sky da quando è entrata in Cda, insieme a Rai, Mediaset, La7, e alle associazioni delle aziende e dei centri media), i dirigenti della tv di Murdoch avranno a disposizione taniche di benzina da gettare sul fuoco... La stessa Sky, proprio a causa di tutte queste questioni, si è dotata di un proprio sistema di rilevazione, lo smart panel, varato nel maggio 2014.

E da metà settembre ha deciso di comunicare quotidianamente i risultati, facendo spesso notare lo scarto tra i dati forniti dall'Auditel e quelli che risultano dai loro panel su determinati programmi.

Commenti