Cultura e Spettacoli

L'Edicola andrà su Sky E Fiorello scherza: «Non è la Rai»

Laura Rio

Fiorello porta in Tv la sua edicola mattutina, ma non in Rai, probabilmente su Sky. Ora verrebbe subito da domandarsi perché la Rai si lasci sfuggire un fuoriclasse come lo showman e lo lasci alla pay Tv. In realtà non è semplice inserire in palinsesto sui tre canali generalisti un momento come quello dell'edicola, così bizzarro, così lontano dal resto della programmazione, con tutti quei personaggi che animano il siparietto di Fiore, nato su e per il web. Dunque non è così assurdo che Sky (che già in passato aveva messo sul suo sito l'Edicola) sia riuscita a vincere la gara in cui Fiore aveva messo in palio se stesso. Come al suo solito, lo showman ha annunciato a sorpresa la decisione di mollare la tv di Stato, anche se non ha dato un'indicazione certa del canale che lo ospiterà, che comunque con tutta evidenza sarà la pay tv di Murdoch. In un video girato ieri mattina con lo smartphone nel «suo» bar, Fiorello ha detto che «tornerà in tv» ma «non è la Rai» citando una vecchia trasmissione cult. «Avevamo fatto un appello a tutte le reti - dice - ma per la Rai ci vuole un altro tipo di show, il grande varietà, mentre La7 non si è fatta avanti. Chi rimane? Sky o Mediaset», conclude. «Sarete pagati tutti - dice Fiorello scherzando agli avventori più anziani del bar - e finalmente il viagra non sarà più un lusso». Insomma, dopo le incursioni a Rischiatutto su Rai1 e a Quelli che il calcio su Rai2, lo showman scalda i motori per una nuova edizione della sua Edicola del mattino che, in veste rinnovata, approderà su Sky probabilmente a giugno. In questo modo Fiore fa un altro esperimento dei suoi, riuscendo nel contempo a tenere a bada la sua ansia da prestazione: nessuno andrà a fargli le pulci sugli ascolti che realizzerà all'alba su Sky. Ma - c'è da starne certi - quando si sentirà pronto e sereno per tornare a guidare i grandi show, non snobberà Raiuno.

E dalle parti di viale Mazzini, nonostante tutti i cambiamenti, nonostante le nuove linee editoriali, non si lasceranno certo sfuggire (o almeno speriamo) il grande showman.

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