Cultura e Spettacoli

L'ultimo video-testamento di Marina Ripa di Meana

Marina Ripa di Meana si è spenta a Roma all'età di 76 anni. Ma poco prima del sipario aveva affidato ad una sua amica un messaggio

L'ultimo video-testamento di Marina Ripa di Meana

La battaglia con il cancro l'ha persa. Marina Ripa di Meana si è spenta a Roma all'età di 76 anni. Ma poco prima del sipario aveva affidato ad una sua amica, Maria Antonietta Coscioni, una lettera da leggere dopo la sua morte (guarda il video).

Un messaggio forte in cui si intravede tutto quel dolore, non solo fisico, nella sua battaglia contro il tumore. E così dopo la morte questa video-lettera rilasciata a Radio Radicale e mandata in onda al Tg5, fa capire la sofferenza di questa donna che ha vissuto i suoi 76 anni sempre e comunque controcorrente: "Ho qui un messaggio per tutti gli italiani. L'ho scritto ma purtroppo non sono in grado di leggerlo perché parlare non mi è più possibile. Per questo incarico la mia amica Maria Antonietta Farina Coscioni".

"Dopo Natale le mie condizioni di salute sono precipitate. Il respiro, la parola, il mangiare, alzarmi: tutto, ormai, mi è difficile, mi procura dolore insopportabile: il tumore ormai si è impossessato del mio corpo. Ma non della mia mente, della mia coscienza. Ho chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni, persona di cui mi fido e stimo per la sua storia personale, per comunicarle che il momento della fine e' davvero giunto", ha affermato la Ripa Di Meana.

"Le ho chiesto di parlarle, lei è venuta. Le ho manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera. Lei mi ha detto che potevo percorrere la via italiana delle cure palliative con la sedazione profonda. Io che ho viaggiato con la mente e con il corpo per tutta la mia vita, non sapevo, non conoscevo questa via. Mi ha anche spiegato che posso essere assistita qui a casa, posso sceglie di intraprendere questo ultimo tratto di strada della mia vita tra i mie affetti più cari, i mie amici, il mio mondo", aggiunge. "Ora so che non devo andare in Svizzera - spiega ancora - vorrei dirlo a quanti pensano che per liberarsi per sempre dal male si sia costretti ad andare in Svizzera, come io credevo di dover fare. È con Maria Antonietta Farina Coscioni che voglio lanciare questo messaggio, questo mio ultimo tratto: per dire che anche a casa propria, o in un ospedale, con un tumore, una persona deve sapere che può scegliere di tornare alla terra senza ulteriori e inutili sofferenze. Fallo sapere, fatelo sapere".

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