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Lily Allen accusa la polizia di averla costretta a mentire sull’aggressione di uno stalker

Lily Allen nel 2015 sarebbe stata convinta dalla polizia a sporgere denuncia solo per effrazione e tentato furto da parte un ubriaco che si era introdotto in casa sua per evitare di raccontare la verità: quell'uomo era un suo stalker che minacciò di accoltellarla, mentre in casa c'erano anche le sue piccole figlie

Lily Allen accusa la polizia di averla costretta a mentire sull’aggressione di uno stalker

Lily Allen avrebbe formalmente accusato la polizia inglese di aver messo a tacere un caso di stalking nei suoi confronti perché al momento si trovava in casa con i figli ed era a letto con il suo nuovo amante, Meridian Dan, con cui aveva una storia segreta. Siccome si trattava di una relazione di cui nemmeno i tabloid erano a conoscenza e che la cantante non voleva diventasse di dominio pubblico, fu convinta dalla polizia a non procedere con l’accusa di aggressione nei confronti di Alex Gray che, dopo anni passati a seguirla ossessivamente, aveva fatto irruzione nella sua casa nell'ottobre 2015 mentre i suoi figli erano a letto a dormire e lei era in compagnia del cantante Meridian Dan.

Chiamati sul posto, gli agenti le dissero che lo stalker non era una minaccia per lei nonostante l'irruzione in casa sua e la sua dichiarata intenzione di pugnalarla. Ma con lei quella notte c’era anche Meridian. Così, per evitare lo scandalo, essendo ancora sposata con il marito Sam Cooper da cui stava però per separarsi, lo stalker se la cavò con una leggera pena detentiva ai sensi della legge sulla salute mentale.

La cantante continua a pensare a questa storia e a come la polizia l’abbia manipolata per non doversi occupare di un caso grave com’è l’effrazione di uno stalker. “Sapevano che la mia relazione non era di dominio pubblico, e continuo a pensare che la polizia abbia usato questo contro di me. Hanno pensato che non volessi che il pubblico sapesse del mio nuovo amante perchè io non volevo essere giudicata una donna promiscua e hanno chiuso il caso nonostante io insistessi che Gray mi aveva puntato un coltello alla gola. Ma per loro non si trattava di aggressione o tentato omicidio, semmai dovevo ridimensionare l’accusa e dichiarare nel loro rapporto che si era trattato di un semplice tentativo di furto da parte di un ubriaco che si era introdotto in casa mia. Un violento sconosciuto, mentre io sapevo bene chi fosse, dato che mi perseguitava da temo. Una cosa davvero assurda”, dice.

La cantante 33enne ha affermato che la polizia non si sarebbe voluta occupare del suo caso perché, essendo famosa e non volendo finire sui giornali il giorno dopo con il nome del suo nuovo fidanzato spiattellato in prima pagina, poteva evitare di fare il suo lavoro fino in fondo e lei ha accettato di dare questa versione dei fatti. In un commento a MailOnline, magazine a cui la Allen ha denunciato questo grave episodio, un portavoce della polizia metropolitana ha dichiarato che “Lily Allen trovò soddisfacente l'indagine della polizia. L'inchiesta portò a un procedimento giudiziario di successo. Anche gli ufficiali superiori hanno mantenuto contatti regolari con la vittima per verificare il suo ritrovato benessere”.

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