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Madonna giudicata "insensibile" per il video anti-armi "God control": è polemica

Il video di God control, il nuovo singolo estratto dall'album "Madame X" di Madonna, è al centro di una polemica alimentata dalle critiche degli attivisti anti-armi

Madonna giudicata "insensibile" per il video anti-armi "God control": è polemica

Sono sorte molteplici polemiche sul messaggio lanciato da Madonna nel video musicale del suo ultimo singolo. God control ha finalmente il suo video ufficiale, caricato sul canale YouTube della cantante statunitense, che però ha già diviso l'opinione pubblica. La canzone nasce come forma di denuncia musicale del libero uso di armi che vige negli Stati Uniti d'America.

Il diritto di uccidere è infatti previsto al secondo emendamento della Costituzione Americana, che risale al 1791: “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben regolamentata, non potrà essere infranto il diritto delle persone di detenere e portare armi”. Ma Madonna non ci sta e il suo ultimo video musicale può dirsi un vero e proprio siluro alle lobby statunitensi sulle armi.

Madonna contro il libero uso di armi negli USA

"La storia che state per vedere è molto forte. Mostra scene di violenza con la pistola. Ma è una cosa che accade ogni giorno e deve essere fermata", queste sono le parole riportate tra le prime immagini del video musicale di "God Control", il nuovo brano controverso della regina del pop.

Tra le critiche lanciate in rete all'artista americana, il cui nuovo video sembra proprio essere ispirato alla drammatica sparatoria avvenuta nel 2016 a Orlando, quando nel locale Pulse persero la vita 49 persone, si legge il duro commento di Emma Gonzàlez. Eamma è una studentessa 19enne sfuggita a un'altra strage, quella del liceo Parkland in California del 14 febbraio 2018, e ora attivista per il controllo delle armi.

"Ci ho pensato su qualche giorno - scrive su Twitter - assicurandomi di trovare le parole giuste: il nuovo video di Madonna per la “God Control” è un casino, è orribile. Avrebbe dovuto avvisarci sui contenuti del video. Soprattutto avvertire le vittime del Pulse, perché il video è stato pubblicato subito dopo l'anniversario della strage del 12 giugno".

Per la Gonzàlez, "non è questo il modo giusto di fare prevenzione della violenza delle armi. Se vuoi sostenere il movimento fai una donazione a chi ne ha bisogno, in questo caso alla 'One Pulse Foundation' e ascolta le storie vere di chi è sopravvissuto. Le persone che lavorano nella comunità per la prevenzione della violenza sanno come parlarne, ma non la maggior parte delle celebrità".

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