Cultura e Spettacoli

«Mamma mia! Ci risiamo» Ma non tutti: manca la Streep

L'attrice appare solo nei flashback della figlia In compenso c'è Cher che interpreta sua madre...

Cinzia Romani

Sarà perché ha firmato con la Hbo, ma lei, tre premi Oscar, stavolta non c'è. Meryl Streep, infatti, si è aggiunta al cast del televisivo Big Little Lies, alla seconda stagione, ma si è fisicamente tolta di mezzo da Mamma mia! 2, scritto e diretto da Ol Parker (dal 6 settembre, con Universal), dov'era Donna Sheridan, adorabile ultrasessantenne rock. Apparendo soltanto nei ricordi flash-back (del primo film) della figlia Sophie, una Amanda Seyfried incinta, single e più sognante che mai nel sequel del musical Abba-centrico tanto atteso. Siccome in precedenza la disinibita mamma Streep aveva fatto sesso con tre uomini in contemporanea e la figlia ignorava chi fosse suo padre, tre possibili nonni aspettano il bebè: i soliti Pierce Brosnan, che canta pure, Stellan Skarsgard e Colin Firth. Inoltre spunta Andy Garcia, nei panni di Fernando (in asse con la canzone degli Abba intitolata Fernando), manager dell'albergo materno che Sophie riaprirà: con la barba da ficaccione stagionato, il bel cubano è paro paro agli spot televisivi, giacca blu compresa.

Niente paura, comunque: per una Meryl che va e che, cinematograficamente, sarà morta da qualche parte, al largo della splendida isola greca di Kalokairi, gettonatissima dopo il primo Mamma mia! (2008), ecco una Cher che viene. La rockstar settantaduenne (ha tre anni più di Meryl, o almeno, così dice lei) fa la parte di nonna Ruby, madre dominatrice di Donna: parrucca platino, tipo sorella più anziana di Lady Gaga; scarpe con tripla zeppa, la leggenda pop entra in scena all'ultimo minuto, per partecipare alla festa sull'isola. Del resto, è stata l'ultima a farsi scritturare in Mamma mia! 2 ed è la prima volta che la diva riappare al cinema, dopo sette anni di assenza. «Ero terrorizzata, quando sono arrivata sul set. Un po' perché tutti avevano già lavorato insieme e un po' perché il mio personaggio non è molto amato», dice Cher. Adoratori degli Abba, siete avvertiti: la dea del pop canterà Believe e If I Could Turn Back Time, per tacere del duetto romantico con Andy Garcia, dove lui scompare, sepolto dal carisma di lei. L'armeno-americana Cherilyn Sarkisian, insomma, in venti minuti di presenza fa in tempo a riconfermarsi icona degli anni Ottanta e della musica pop-rock dei Novanta, ricordandoci che nel 1983, apparendo accanto a Meryl Streep nel film Silkwood, ebbe una nomination agli Oscar. Mezzo secolo di carriera e oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo, non sono acqua fresca.

Nuove canzoni e vecchi classici, comunque, ravvivano Mamma mia! Ci risiamo e, stando a Rotten Tomatoes, il sequel sarebbe migliore dell'originale diretto da Phyllida Lloyd, con un settantanove per cento di gradimento, da parte del pubblico, contro il cinquantaquattro per cento del primo musical. Magari sarà perché, nel frattempo, più donne e più minoranze votano sul «Tomatometro». O forse perché quest'estate c'è ancora più bisogno di fuga dalla realtà, rispetto a prima, e qui ci sono coreografie impeccabili, con i numeri energetici di Dancing Queen e Waterloo; Lily James nel ruolo della disinvolta Donna a vent'anni (interludio che serve a espandere il ricordo di Donna) e le vecchie amiche di lei, Christine Baranski e Julie Walters, fanno da usato sicuro.

Fatto sta che chi, dieci anni fa, ha apprezzato Mamma mia! - oltre 600 milioni di dollari nel mondo - troverà anche stavolta di che entusiasmarsi. Non a caso, riecco pure i produttori del Mamma mia! seminale, Judy Craymer e Gary Goetzman.

Da dive consumate, Meryl Streep e Cher si sono baciate sulla bocca alla prima londinese, sapendo che su Twitter e in Rete sarebbero fioccati commenti e meme simpatizzanti: trionfo di vecchie glorie e nuovi conformismi.

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