Cultura e Spettacoli

Mantova capitale italiana della Cultura

Basta poco per decretare l'importanza di Mantova, un tempo capitale di uno Stato che fece della cultura la carta vincente

Mantova capitale italiana della Cultura

Mantegna, Leon Battista Alberti, Giulio Romano, Rubens e poi i Gonzaga, la splendida residenza estiva di Palazzo Te, l'austero e imponente Palazzo Ducale. Persino, e non molti lo sanno, una reliquia straordinaria, come i sacri vasi col sangue di Cristo, custoditi nella basilica di Sant'Andrea. Basterebbe questo a decretare l'importanza di Mantova, un tempo capitale di uno Stato che, quando non esisteva ancora il marketing territoriale, fece della cultura la carta vincente. Può dunque apparire scontato, ma non lo è, che la città lombarda sia stata decretata Capitale italiana della Cultura 2016. È stata, infatti, scelta in una short list che conteneva Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni. Ad annunciarlo, ieri, il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini. Mantova riceverà un contributo di un milione di euro dal MIBAC per il finanziamento di un progetto specifico dedicato al patrimonio artistico. Dopo aver perso la competizione per Capitale Europea della Cultura 2019, a favore di Matera, questo è un piccolo, ma significativo riconoscimento per un territorio che ha vissuto il disastro del terremoto del 2012. E che ha dovuto affrontare un difficile percorso di ricostruzione di alcuni edifici storici, in ragione della persistente spendig review che depotenzia le amministrazioni comunali, soprattutto negli investimenti in cultura. Il percorso iniziato sotto la giunta Sodano (centrodestra), sta proseguendo con l'entrante giunta Palazzi (centrosinistra) nel segno di una continuità che bada più ai risultati che alla semplice competizione politica. L'anno scorso è stato riaperta dopo un lungo restauro la Camera degli sposi di Mantegna a Palazzo Ducale, di pertinenza dello Stato, e prosegue il recupero di Palazzo della Regione, di proprietà del Comune, a dimostrazione che nei momenti più difficile può e deve funzionare anche il rapporto centro/periferia.

Con l'idea che la cultura possa generare economia, Mantova ha sbaragliato la concorrenza presentando un progetto in tre cardini e che prevede la valorizzazione del patrimonio materiale anche con l'utilizzo di moderne tecnologie; la costituzione di un museo diffuso che metta a sistema il patrimonio del magnifico centro storico; e infine un sistema di creatività diffusa attraverso le residenze d'artista e la creazione di manifestazioni sulla scorta del celeberrimo Festivaletteratura.

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