Cultura e Spettacoli

Milano, magia e adrenalina per sostenere la malattia di Wilson

Parteciperanno sette maghi del Club Arte Magica intervallati dalle folli acrobazie dei ragazzi del parkour Milan Monkeys e dagli sketch di Luca & Teo insieme a Felipe

Milano, magia e adrenalina per sostenere la malattia di Wilson

Il 29 ottobre si terrà, presso il Teatro Di Milano, lo spettacolo chiamato Abra Kadabra Wilson, a sostegno della malattia di Wilson.

Si tratterà di due ore di magia e adrenalina fuse insieme per sostenere una buona causa. Parteciperanno Raul Cremona, Marco Berry, Walter Maffei, Sergio Brasca, Nikolas Albanese, Marc Dok e Andrea Piccolini, tutti maghi del Club Arte Magica che si esibiranno nei loro numeri più spettacolari, intervallati dalle folli acrobazie dei ragazzi di parkour Milan Monkeys e dagli esilaranti sketch di Luca & Teo insieme a Felipe.

L'intero ricavato sarà devoluto all'Associazione nazionale malattia di Wilson O.n.l.u.s, un’associazione di volontari, nata da un gruppo di famiglie di pazienti malati di questa patologia.

Il suo primo scopo è quello di diffondere e far conoscere il più possibile la malattia di Wilson, una patologia genetica rara che consiste nell’accumulo del rame, ingerito con gli alimenti, in tutti gli organi del corpo. Questo perché i malati non hanno l’enzima che smaltisce questo metallo pesante che, depositandosi appunto negli organi, danneggia gravemente i tessuti, colpendo principalmente fegato, cervello, cuore e polmoni.

Se la malattia viene presa in età pediatrica è più facile da curare, presa in età adolescente c’è il rischio che alcuni danni siano ormai permanenti, presa in età adulta i danni sono molto gravi e se non viene diagnosticata entro i 30 anni di vita c’è anche il rischio di morte.

Il secondo scopo della serata è quello di supportare le famiglie dei pazienti con le diverse problematiche riscontrate nel convivere con questa malattia.

Il terzo, ma non meno importante, è quello di raccogliere fondi per finanziare un nuovo progetto di ricerca e cercare cure meno invasivi per i pazienti, soprattutto per i bambini, in quanto le pastiglie che i malati devono assumere giornalmente per tutta la vita hanno molti effetti collaterali indesiderati.

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