Cultura e Spettacoli

Montalbano batte tutti: Imma e Rosy lo tallonano

Nella prima parte della stagione tv vanno bene «Ulisse» e i talk di Rete4. Mezzo flop di «Eurogames»

Montalbano batte tutti: Imma e Rosy lo tallonano

A salvare i cittadini della televisione, si sa, è sempre e comunque lui: il Commissario Montalbano. Anche in questo autunno iniziato con una stagione senza infamia e senza lode, il poliziotto di Vigata ha tenuto in vita il primo canale e pure gli spettatori quando non trovavano altro di interessante sui canali generalisti. E, dunque, dopo le prime settimane, si può tracciare un primo bilancio della programmazione. Lo facciamo con il giochetto dei principali flop e successi, dal punto di vista del gradimento del pubblico, senza offesa per nessuno ovviamente, perché come sempre i programmi si possono imbroccare o meno.

Però non ci dimentichiamo di ricordare che, in generale, in questa prima stagione invernale completamente frutto della dirigenza emanazione del precedente governo giallo-verde, la Rai - di parecchio ingrigita rispetto al recente passato - ha perso molti punti di share in confronto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se mantiene ancora la leadership rispetto agli altri broadcaster. Se ne avvantaggiano Mediaset (che gode, tra le altre strategie azzeccate, delle partite in chiaro di Champions League) e anche i canali Discovery.

Senza contare i successi di Netflix e Sky, che meritano però un discorso a parte, essendo a pagamento. E sul fronte approfondimento, tutti i programmi di Rete 4 stanno avendo ottimi riscontri.

TOP. Dunque, sul podio, oltre a Montalbano va collocata la fiction Imma Tataranni (interpretata dalla brava Vanessa Scalera), che pare una Zingaretti in gonnella e sfida il (vetusto) Commissario sia nei risultati di share sia nella sceneggiatura, soprattutto nelle parti di commedia. Anche domenica sera si è guadagnata quasi 5 milioni di spettatori e il 23 per cento di share. Fa sempre bene il suo lavoro Tale e quale, uno dei pochi show sopravvissuti ai cambiamenti «politici» che riesce a tenere legato il pubblico per mesi. Ma, sul gradino più alto va issato Ulisse di Alberto Angela che, con i suoi documentari splendidamente realizzati, riesce a interessare il pubblico con serate dedicate alla cultura riuscendo addirittura a battere Canale 5. Passando alla concorrenza tra i successi, oltre ovviamente ai match di Champions, sono certamente da annoverare Amici Celebrities (che comunque veleggia sul 19 per cento di media), Temptation Island Vip che, nonostante (o grazie) alle sue follie riesce a catturare più del 19 per cento e la fiction Rosy Abate che conta 3.500.000 spettatori. Anche le Iene di Italia Uno, che hanno dedicato la stagione alla collega scomparsa Nadia Toffa, stanno tenendo agganciato i seguaci delle loro para-inchieste.

FLOP. E veniamo alle note dolenti. Dobbiamo ancora una volta sottolineare che i punti critici restano il day time del primo e del secondo canale della tv pubblica. Mentre i programmi della mattina riescono a galleggiare e mantenere comunque la supremazia sulla concorrenza, già all'ora di pranzo La prova del cuoco continua a faticare a trovare la ricetta giusta. Nel pomeriggio poi la questione si complica ulteriormente, perché le soap e gli show di Canale 5 dilagano. A soffrire è soprattutto La vita in diretta che, con la coppia Lorella Cuccarini-Alberto Matano non ha trovato ancora la chiave giusta per recuperare la forte distanza con il Pomeriggio 5 della d'Urso. Su Raidue, invece, è difficile dare giudizi. I tentativi e gli esperimenti messi in atto dal direttore Carlo Freccero hanno il merito, appunto, di aver cercato strade diverse, fantasiose, culturali, ma il grande difetto di non essere state capite dal pubblico. E così, senza citarli tutti, sono parecchi i programmi rimasti sotto la soglia di accettabilità per la media di una rete così importante: da Nella mia cucina di Carlo Cracco, a Detto fatto penalizzato da vari spostamenti, a Maledetti amici miei (giovedì 4,1 per cento di share) che avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello della rete, ma che è rimasto un club per pochi intimi che si parlano e si capiscono tra di loro. Ora si spera in un buon successo, come lo scorso anno, de Il Collegio. Invece Fabio Fazio, spostato su Raidue, riesce a portarsi dietro il suo zoccolo di pubblico (domenica era al 7,6 per cento), qualsiasi terremoto politico avvenga nella tv di Stato.

Passando agli avversari, non ha avuto il successo sperato (anche per l'impegno di risorse messo in campo) Eurogames, i giochi senza frontiere capitanati da Ilary Blasi (giovedì scorso si sono fermati al 10,8 per cento di share), che pure li aveva voluti con insistenza: evidentemente il pubblico non è più abituato a spettacoli così datati.

Live-Non è la D'Urso, non furoreggiando come a primavera il Prati-Gate, galleggia comunque sul 14 per cento. Ma, lei, certamente ci riserverà sorprese

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