Cultura e Spettacoli

Mrs. Doubtfire, così Robin Williams ci insegnò a ridere. Ma la depressione lo portò ad impiccarsi

Mrs. Doubtfire è uno dei film più conosciuti e amati di Robin Williams, un uomo che fece della risata il suo marchio di fabbrica, sebbene nel suo cuore albergasse una profonda tristezza

Mrs. Doubtfire, così Robin Williams ci insegnò a ridere. Ma la depressione lo portò ad impiccarsi

Era l'ormai lontano 1993 quando nelle sale cinematografiche arrivò Mrs. Doubtfire, il film che vedeva un sempre più lanciatissimo Robin Williams calarsi nei panni di un padre divorziato che pur di avere l'occasione di passare del tempo coi propri figli accettava di travestirsi da dolce baby-sitter con accento britannico.

Diretto da Chris Columbus, Mrs. Doubtfire venne premiato con il Premio Oscar per il Miglior Trucco e con il Golden Globe per la Migliore Commedia. Il successo della pellicola è tale che, ancora oggi, viene replicata a intervalli più o meno regolari. La storia commovente di un padre pronto a tutto pur di stare con i propri figli continua ad essere mandato in replica in Tv, dove ogni volta richiama l'attenzione di moltissimi spettatori che vogliono godersi soprattutto l'interpretazione di Robin Williams.

Un uomo buono, con un sorriso a nascondere le lacrime

Come viene raccontato da Dave Itzkoff nel romanzo biografico Robin Williams - Storia di una vita, Robin Williams aveva passato una vita dove riusciva sempre a far ridere le persone intorno a sé e utilizzava questo suo talento per combattere un senso di solitudine che lo accompagnava sin dai più teneri anni della sua vita. Quin, infatti, era costretto a inventarsi storie per mettere a tacere il silenzio che lo circondava nelle lunghe giornate passate da solo, per via del lavoro dei genitori.

Un'infanzia del genere ebbe come conseguenza una ricerca costante dell'accettazione e della vicinanza delle persone, un sentimento che Robin Williams avrebbe inseguito per tutta la vita, anche quando era ormai una stella di Hollywood e un volto che il pubblico associava ad un uomo buono.

Nella creazione dell'immagine pubblica di Robin Williams un peso molto forte lo ebbero le scelte di carriera che l'uomo fece, dedicandosi a molti film per famiglie e/o per ragazzi. Non solo il già citato Mrs. Doubitfire, ma anche pellicole come Hook-Capitan Uncino o l'iconico L'Attimo Fuggente. Tuttavia, dietro il sorriso da clown e le movenze di una persona che si trovava a proprio agio al centro dell'attenzione, c'era un uomo con un costante vuoto dentro, una lacuna affettiva che Robin Williams provò a nutrire con droga e alcol, come viene ricordato dal The Guardian.

La depressione, la demenza e il suicidio

Durante un'intervista del 1979 al Dick Cavett Show, Robin Williams parlò già di depressione, di come la fama di costringesse a mettere addosso una maschera. Robin Williams ha usato la sua maschera della comicità per cercare di attraversare i suoi periodi di depressione. Nel corso dell'intervista disse: "A volte le persone vogliono che tu sia in un determinato modo. E a volte non puoi fare a meno di essere depresso".

La depressione continuò ad essere una compagna dell'attore che, nel 2014 si vide cancellare la serie Tv a cui stava lavorando, The Crazy Ones. In quel periodo l'attore aveva scoperto di essere malato di Parkinson e essere al primo stadio di Demenza da Corpi di Levy, una malattia neurodegenerativa molto simile all'Alzheimer. Come riporta Scientific American, Robin Williams era arrivato ad un punto in cui era affetto da paranoia e aveva gravi lacune mnemoniche. La consapevolezza che presto avrebbe perso il controllo della sua mente, insieme alla tristezza per la perdita del lavoro acuì la sua depressione.

L'11 agosto 2014 il corpo senza vita di Robin Williams venne ritrovato nella sua casa di Tiburon, in California. L'attore che aveva insegnato alla nazione a ridere, che si era presentato ai suoi spettatori come un uomo gentile e carismatico, si era tolto la vita impiccandosi. Aveva solo 63 anni. La sua morte e il suo suicidio scossero il mondo intero, tanto che anche l'allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama gli dedicò un messaggio su Twitter: "Robin Williams è stato un aviatore, un dottore, un genio, una tata", scrisse, riferendosi anche a Mrs. Doubtfire. "È stato molte altra cose ancora. Ma lui era davvero unico".

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