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Naomi Campbell: "Dopo la caduta in passerella, tanti stilisti mi chiesero di rifarlo apposta"

La top model, 26 anni dopo il famoso scivolone in passerella, svela che furono tanti gli stilisti che le chiesero di ripetere per finta la caduta vista l'incredibile eco che aveva avuto sulla stampa mondiale

Naomi Campbell: "Dopo la caduta in passerella, tanti stilisti mi chiesero di rifarlo apposta"

Ricordate la famosa caduta di Naomi Campbell in passerella nel 1993 da Vivienne Westwood mentre incespicava su tacchi da 30,5 centimetri? La sua risata mentre si rialzava da terra a fatica su quei trampoli con maxi zeppe rese a tutti più umana la divina Venere nera della moda e il video di quel defilé divenne virale su YouTube fino a diventare un cult.
A 26 anni di distanza da quell’episodio Naomi Campbell in una intervista a “British Vogue” ha rivelato che il giorno dopo la stampa era talmente impazzita per quanto successo che furono molti gli stilisti che la contattarono proponendole cifre da capogiro perché cadesse apposta durante le loro sfilate.

Ospite con Vivienne Westwood in una video-intervista di coppia organizzata da “British UK”, Naomi ha ammesso di essersi sentita “molto imbarazzata e umiliata per quella caduta".
"Mi è dispiaciuto così tanto e mi sentivo in colpa perché avrei dovuto esercitarmi di più
", ha detto l’iconica modella alla stilista madrina del punk rock, che le sorrideva, rassicurandola su quanto avvenuto. La top model inglese ha detto di ricordare di aver pensato in quel momento: “Ok, è successo, ma col cavolo che resto seduta qui. Ora alzati e continua, è tutto quello che devi fare, forza!" e così fece, tra gli applausi di incoraggiamento del pubblico in sala.

L’indomani, mentre si sentiva ancora mortificata per la caduta, Naomi ha detto di aver riso per la copertura colossale della stampa che aveva riproposto in ogni dove il suo scivolone e di aver persino risposto alle chiamate di designer che le chiedevano di ripetere quel momento ormai virale nei loro fashion show.
Diversi stilisti mi hanno implorato di rifarlo. E io ero tipo: ‘Perché vuoi che cada inutilmente?!’ e la risposta era sempre la stessa: ‘Per la stampa! La stampa che hai avuto!’. E io ancora: 'Ma non era prevista! E comunque assolutamente no, va contro tutto ciò che rappresento. Io non cado mai, figuriamoci di proposito”, ha raccontato ridendo la Campbell.

Da parte sua, la Westwood ha definito “leggendario e fantastico” lo storico scivolone in passerella di Naomi. "È stato davvero fantastico quando sei caduta, camminavi come una gazzella incerta ai primi passi", ha commentato la designer, scherzando anche sul fatto che, a differenza degli altri stilisti che hanno il giorno dopo contattato la modella, lei non avrebbe mai avuto abbastanza soldi per pagare Naomi, che era in quegli anni al top della sua carriera, per mettere in scena un'acrobazia durante la sua sfilata.
Quella caduta è diventata un momento così iconico nelle carriere di entrambe che il paio di scarpe con zeppa indossate durante quella sfilata fa parte dal 2011 della collezione privata del prestigioso “Bowes Museum” nel Regno Unito dove vengono mostrate al pubblico come “le scarpe che hanno quasi ucciso Naomi Campbell”.

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