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Chiede il reddito di cittadinanza ma per l'Inps è morta

In un intervento di Striscia la notizia, l'inviato Luca Abete ha aiutato una signora residente a Napoli, di nome Colomba, a capire il motivo per il quale la sua richiesta del reddito di cittadinanza le fosse stata più volte respinta

Chiede il reddito di cittadinanza ma per l'Inps è morta

Per la cronaca si sono registrati, ad oggi, casi in cui dei cittadini sono risultati beneficiari di pensioni, sussidi e redditi di cittadinanza, pur essendo morti. E a Napoli si è verificato l'esatto contrario. O almeno questo è quanto è stato riportato da Striscia la notizia. L'inviato del noto tg-satirico di Antonio Ricci e trasmesso su Canale 5, Luca Abete, ha fatto luce sul caso che vede protagonista una donna campana. Colomba, incalzata dalle domande dell'inviato, ha spiegato il suo caso, per il quale non si è trovata una soluzione. "Lo scorso marzo ho inoltrato la mia richiesta del reddito di cittadinanza, che mi è stata respinta per 'decesso in famiglia' - ha esordito l'intervistata - e io sarei la morta in famiglia. Ho fatto richiesta per quattro volte e mi è sempre stata respinta".

In sintesi, la richiesta avanzata dalla signora Colomba, residente nel Napoletano, non viene accolta in quanto la stessa per l'Inps risulta essere morta. La produzione di Striscia la notizia si è prontamente attivata, per aiutare la signora Colomba a scoprire cosa si celasse dietro l'anomalia per via della quale non ha diritto alla misura assistenzialista istituita dal Governo M5S-Lega, ovvero il reddito di cittadinanza. "Eravate delegata di qualcuno che riceveva la pensione e poi questa è morta?", ha, quindi, ipotizzato un'impiegata allo sportello Inps, circa il caso in questione. E grazie a Striscia si è scoperto che alla vittima le era stato associato l'anno della morte della compianta madre, che è venuta a mancare "28 anni fa". Insomma, un caso che ha davvero dell'incredibile.

La presunta morta, nell'intervento concesso a Striscia, ha fatto sapere anche di aver presentato il suo "atto di nascita e il certificato di esistenza in vita" e ciò nonostante è stata sempre data per defunta.

La risposta dell'Inps a Napoli

L'inconveniente accaduto nel Napoletano ha lasciato di sasso Abete, che alla luce della vicenda subita dalla protagonista del caso si è recato proprio insieme a Colomba presso l'ufficio Inps sito a Napoli. "Quando si tratta di pagare i cittadini sono tutti vivi - ha dichiarato l'inviato, rivolgendosi a Raffaele Barisciano, direttore vicario della filiale Inps di Napoli-, ma quando si tratta di avere qualcosa, oh, le inventano tutte!". E, dal suo canto, Barisciano ha affermato: "Ci attiveremo per superare quest'anomalia!". Com'era prevedible che accadesse, il caso presentato in tv da Abete ha fatto incetta di like e commenti su Instagram. "Bravo Luca, hai messo a segno un altro colpo", ha scritto un utente, sotto il video dell'intervento di Striscia postato dall'inviato sul suo profilo Instagram. "Inps di Napoli, un esempio pessimo di previdenza sociale", scrive duramente un altro utente. Poi, si legge ancora: "Luca sei un grande, mi sei molto piaciuto quando hai detto 'quando c'è da pagare, siamo tutti vivi'...

ahaha, che grande verità!".

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