Cultura e Spettacoli

Nell'anno delle elezioni l'informazione è tutta tinta di rosso

Nell'anno delle elezioni l'informazione è tutta tinta di rosso

Il fazioso Fabio Fazio al lunedì sera in prima serata insieme a Roberto Saviano, oltre che alla guida della manifestazione televisiva più importante dell'anno: Sanremo. Ma, soprattutto, la scomparsa dalla prima serata di Raidue di una trasmissione di approfondimento che, nei piani, sarebbe dovuta essere assegnata a una linea e a una conduzione più vicina al polo moderato. Con la conseguenza di lasciare campo libero al giovedì al più anti-berlusconiano che ci sia: Michele Santoro che, abbandonata l'esperienza «corsara» del network di reti locali, si getta di nuovo nella mischia con alle spalle una televisione più solida come La7. E ancora: il faziosissimo e folgorante Roberto Benigni protagonista (se il progetto andrà in porto) di uno degli show più importanti della prossima stagione Rai: le letture dantesche miste all'irresistibile satira sui politici italiani, in primis, ovviamente, quelli di destra. Infine, Mediaset che adotta una linea incentrata sulla prudenza mettendo a punto programmi di pura cronaca e poca politica. Anche se arruola l'anti clericale, pacifista ed ecologista Celentano nello show celebrativo evento della stagione di Canale 5: in diretta dall'Arena di Verona l'8 e 9 ottobre, ma con la promessa di cantare e basta.
Insomma, in quello che sarà uno storico anno elettorale, pare proprio che gli appuntamenti televisivi più importanti saranno in mano ai «campioni» dell'area di sinistra. Certo - si replicherà - la televisione è fatta da altre centinaia di ore, di personaggi, di anchorman. Però, mettendo una accanto all'altra le ultime indiscrezioni, si cominciano a vedere gli effetti dello smantellamento della tanto criticata egemonia pidiellina in Tv. Sarà dunque questa la linea dei nuovi vertici Rai guidati dalla presidente Tarantola e dal direttore generale Gubitosi? Riassumiano il quadro nei dettagli.
RAI Il capitolo più spinoso riguarda Raidue: alla fine il direttore Pasquale D'Alessandro, avendo dovuto affrontare veti incrociati che hanno fatto tramontare le ipotesi Giovanni Minoli prima e Andrea Vianello dopo come conduttori, ha preferito sostituire la trasmissione di approfondimento di prima serata del giovedì con il docu-reality Pechino Express affidato al principe Emanuele Filiberto. Probabilmente, in questa situazione, l'unica decisione possibile: meglio cambiare genere piuttosto che trovarsi con un programma rabberciato e con un conduttore debole che verrebbe devastato dal confronto con Santoro. In conclusione: nella prossima annata Tv l'unica trasmissione d'approfondimento in prima serata della Rai sarà Ballarò di Floris. Vespa e Paragone restano come sempre in seconda serata.
Ma anche gli show sono da tenere d'occhio, soprattutto quelli che spaziano nella politica e nelle tematiche sociali. Fazio (dopo il breve passaggio su La7) torna in Rai più forte che mai: il presentatore che odia le domande ficcanti avrà ampio spazio (in prime time, non solo per mezzora) al lunedì sera su Raitre dove avrà ufficialmente al suo fianco Saviano, l'altro paladino della sinistra. Temi scottanti come il matrimonio gay, l'eutanasia, la mafia diventano inevitabilmente materia di scontro politico. Fazio presenterà anche il Festival. Con lui ci sarà l'altra rossissima Luciana Littizzetto e forse, di nuovo, Saviano. Per quanto riguarda Benigni, abbiamo riferito l'altro giorno della volontà di riportare il premio Oscar in Rai, testimoniata dalla trasferta di Tarantola-Gubitosi-Leone a Firenze per assistere a uno degli spettacoli danteschi che potranno essere trasmessi in inverno. Ma una prima serata in diretta sarebbe d'obbligo. Lì Benignaccio si potrebbe scatenare: figuratevi con un Berlusconi in piena campagna elettorale!
LA7 Con l'arrivo dell'anchorman «campione della libertà», la rete Telecom punta più che mai a essere il canale dell'informazione. Come noto, si alternerà con Formigli, ma nei mesi politici più infuocati Santoro si prenderà tutto lo spazio che vuole. Gianluigi Nuzzi, autore di una delle più sconvolgenti inchieste degli ultimi anni (quella sul Vaticano), è invece stato ridimensionato: cancellata la sua trasmissione, tornerà all'Infedele con Lerner. Voce a destra resta Nicola Porro, in conduzione insieme con Luca Telese a In onda.
Mediaset Il Biscione è in movimento. La strategia è quella di destinare Rete4 a rete dell'informazione. Da fine agosto (come svelato da Dagospia) si sperimenterà Quinta colonna (in arrivo da Canale 5) con Del Debbio, che si aggiungerà a Quarto Grado, Terra! e al Tg4 rinnovato. Matrix si trasformerà e diventerà lo show domenicale di Canale 5. Al suo posto seconde serate curate dal Tg5 di Mimun. Il tutto improntato alla prudenza e alla cronaca, per cercare di mantenere una rotta equilibrata nei confronti del fondatore.

Ma nulla vieta di aprire le porte alla politica nei momenti caldi di campagna elettorale, anche con un programma creato ad hoc.

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