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"Niente riduzione dell'assegno familiare". Il tribunale contro Chiambretti

Il conduttore ha portato in tribunale l'ex compagna chiedendo che venisse ridotto l'assegno di mantenimento che versa mensilmente alla figlia, ma il giudice non ha concesso la riduzione

"Niente riduzione dell'assegno familiare". Il tribunale contro Chiambretti

Piero Chiambretti dovrà continuare a versare 3mila euro mensili all'ex compagna per il mantenimento della loro figlia, Margherita. A stabilirlo è stato un giudice del tribunale di Torino, al quale il conduttore si era rivolto per chiedere che la somma venisse ridotta a causa del recente cambiamento nella sua situazione economica. "Ma il giudice è stato chiarissimo e ha ritenuto, senza ombra di dubbio, che non ci siano motivi validi per ridurre il contributo del padre alla figlia", hanno dichiarato gli avvocati che rappresentano Federica Laviosa, l'ex compagna di Chiambretti.

La battaglia legale tra Piero Chiambretti e Federica Laviosa dura da tempo. Lo scorso giugno il conduttore aveva citato in tribunale l'ex compagna per chiedere "la modifica delle condizioni di affidamento e di mantenimento della figlia", sulla base di una drastica diminuzione delle sue entrate economiche. Al giudice i legali di Chiambretti avevano chiesto una riduzione dell'assegno di mantenimento da 3.000 a 800 euro al mese con l'ulteriore sospetto, che l'ex compagna utilizzasse "il contributo di mantenimento per sue personalissime esigenze".

Per il tribunale di Torino, però, non sussistono motivi validi per abbassare il contributo mensile e Piero Chiambretti si è visto rigettare l'istanza. "Prendo atto della sentenza. Ovviamente, cercherò di fare appello. Vorrà dire che per il momento continuerò a mantenere con grande piacere mia figlia. D'altronde, non ho mai pensato di non mantenerla al meglio delle mie possibilità. E con lei cerco di mantenere al meglio anche la mamma", ha detto al termine dell'udienza Chiambretti.

L'ex compagna di Chiambretti e la figlia oggi

Nonostante la vittoria in tribunale, Federica Laviosa non si è detta soddisfatta di come sono andate a finire le cose tra lei e l'ex compagno. "Non ci sono bottiglie da stappare né da far festa. Mi interessa solo il bene di mia figlia. Piero? Gli auguro di essere felice, perché con il rancore e l'odio ci si avvelena e basta", ha confessato a La Stampa, sostenendo di non meritarsi un finale simile dopo gli anni trascorsi insieme e una figlia di undici anni, che paga le conseguenze di una rottura velenosa. "Avrei sperato che i rapporti si sviluppassero diversamente, c'è una figlia di mezzo e si è comunque una famiglia", ha ammesso la 38enne.

Laviosa aveva solo 23 anni quando incontrò per la prima volta Chiambretti negli studi di Mediaset. Lei era una stagista, lui conduceva Markette. Era il 2007 e tra i due nacque una storia durata alcuni anni, ma mai ufficializzata davvero. "Nei suoi confronti ero dipendente affettivamente. Mi sono trovata giovanissima in un mondo che non era il mio. Nel nostro rapporto ci credevo e infatti abbiamo avuto una bambina. Pensi che non abbiamo vissuto insieme, neanche un giorno. Non voleva la famiglia del Mulino Bianco. Ma l'amore è rispetto e complicità, è parlarsi. È tante cose che la nostra relazione non era". La storia è finita nel peggiore dei modi, tra ripicche, recriminazioni e battaglie giudiziarie: "Dispiace che siamo arrivati a odiarci. E strumentalizzare le situazioni per colpirmi non lo trovo corretto. Perché su una cosa non ho dubbi: questa guerra è stata iniziata solo per attaccare me".

L'ex compagna di Chiambretti ora pensa alla figlia, che vive dolorosamente la guerra tra la madre e il padre e che avrebbe bisogno di un supporto psicologico, sul quale la Laviosa spera di trovare un accordo con il conduttore.

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