Cultura e Spettacoli

Le note di Gilmour fanno rivivere i Pink Floyd

Migliaia di anime perse tra le note sospese come stelle nella notte del Circo Massimo. David Gilmour, il loro eroe, non è certamente un fantasma e gli accordi liquidi della sua chitarra trasportano quelle anime fuori dalla asfissiante boccia di vetro della quotidianità per accompagnarle nell'oceano della Musica. Sono 13.000 le persone che hanno scelto Gilmour al posto di Italia-Germania e proprio mentre la nostra nazionale si giocava la finale ai rigori le note di Sorrow vibravano nell'aria quasi ad accompagnare la delusione dei tifosi. Certamente le emozioni più brillanti sono sempre legate ai capolavori del passato. Così come lo stesso Gilmour, nella scelta dell'allestimento del palco, resta fedele al globo di luce e di buio che accompagna i Pink Floyd nelle loro esibizioni dagli anni '70. Un pianeta pulsante di immagini e suoni che ora risplende di luce ora si oscura. Gli spettatori non avranno rimpianto i soldi spesi per uno spettacolo imponente allestito come una messa rock. Solo posti a sedere per uno degli eventi più attesi del Festival Postepay Sound Rock in Roma, fondato da Maxmiliano Bucci e Sergio Giuliani. Si parte con due brani dell'ultimo album da solista di Gilmour, 5 a.m. e Rattle that lock ma è con Wish you were here che la platea si scalda per iniziare un lunghissima nuotata nell'oceano della discografia di un artista che a 70 anni sembra proprio abbia ancora moltissimo da dire e da dare. Si ondeggia placidamente sulle note della struggente A boat lies waiting e con Money il pubblico si scatena. Poi si scende nel profondo degli abissi che Gilmour vide negli occhi di Syd Barrett con Shine on you crazy diamond. E dopo le note di Coming to life si torna sulla terra approdando On an Island seguita da un'esplosione di jazz con The girl in the yellow dress. Si chiude con tre pezzi storici, Time, Breathe e Comfortably numb.

Replica ieri sera a Roma.

Poi l'artista sarà a Pompei il 7 e l'8 e il 10 e l'11 a Verona.

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