Cultura e Spettacoli

Il nuovo cinema Medusa? Italiani, star e innovazione

Da Abatantuono a Spielberg alle "Indivisibili" di De Angelis: il listino della casa di produzione

Il nuovo cinema Medusa? Italiani, star e innovazione

Tempo di bilanci in casa Medusa, dove il cinema marcia a pieno ritmo, riprendendo con sicurezza la via maestra delle opere italiane (30 milioni investiti), della sperimentazione proveniente dal web e dei grandi film internazionali (10 i milioni impiegati).

Per tacere della Mostra del cinema di Venezia, dov'è certa l'inclusione del nuovo film di Edoardo De Angelis, Indivisibili, storia a tinte forti su due gemelle siamesi, cantanti che, con le loro grottesche esibizioni mantengono una famiglia a Castelvolturno, nel cui dialetto parlano le sorprendenti creature. All'ombra del re del box-office, Checco Zalone, che con Quo Vado? ha incassato oltre 65 milioni di euro, il quartier generale della Casa di produzione cerca un ulteriore rilancio. Se tra i 20 film italiani che quest'anno hanno incassato oltre un milione di euro 6 sono targati Medusa, a scorrere il listino, presentato ieri a viale Aventino (nell'ex-sede degli studi di Enrico Mentana), le sorprese non mancano. «Siamo a un punto di svolta: rimpinguiamo il listino 2016/2017 con notevoli investimenti sul cinema italiano e riprendiamo i titoli stranieri che più ci convincono. Un bilancio positivo, che ci spinge a investire. Con attenzione, ma nella convinzione che si debba sperimentare», spiega Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa, primo distributore del cinemercato, con una quota del 22,2 per cento. Partenza sprint, dunque, a settembre, con la vicenda delle mostruose gemelle Indivisibili, film sulla separazione e sul dolore del regista di Mozzarella Stories: esordiscono Angela e Marianna Fontana, un solo bacino grazie a effetti speciali artigianali. Dal 10 ottobre, Deepwater Horizon, con Mark Wahlberg, Kurt Russell e sua figlia Kate Hudson (per la prima volta sullo stesso set), racconterà la storia vera dello spegnimento dell'incendio sulla piattaforma del titolo: fiato sospeso fino all'ultima scena.

Risate assicurate, invece, con Quel bravo ragazzo, primo film da protagonista di Herbert Ballerina, qui ragazzotto naïf improvvisamente al comando d'una cosca. Nel cast, anche l'altra web star Maccio Capatonda, che torna da regista di Omicidio all'italiana, dopo il successo di Italiano medio. Politicamente scorretto, Maccio qui «fa una parodia del circo mediatico costruito intorno a tragici fatti di sangue e Bruno Vespa farà un cammeo, portando il suo plastico», svela Carlo Rossella, presidente di Medusa Film. Così, ad Acitrullo, luogo di efferatezze made in Italy, si ambienta una critica di costume, che impronta di sé Mamma o papà di Riccardo Milani, con la nuova coppia comica Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Mentre divorziano, i due cercano di appiopparsi vicendevolmente la prole: incombono trasferimenti all'estero e i figli diventano zavorra.

Una robusta vena di scorrettezza politica affiora in I babysitter (da novembre): l'esordiente Giovanni Bognetti oppone un impiegato inaffidabile (Francesco Mandelli) e un manager maturo (Diego Abatantuono) nella tipica commedia generazionale. I fratelli Vanzina contrappongono vecchi e nuovi mariuoli in Non si ruba in casa dei ladri: Vincenzo Salemme è l'imprenditore che prima s'arricchisce e poi finisce a servizio del politico di riferimento (Massimo Ghini). Pacco e contropacco, ispirato a mafia Capitale, con Stefania Rocca e Manuela Arcuri nel cast. A gennaio 2017, Il grande gigante gentile di Steven Spielberg, dal libro di Roald Dahl, piacerà alle famiglie, che per Natale 2016 possono contare su Fuga da Reuma Park: Aldo, Giovanni e Giacomo, nel loro 25º anniversario, ne combinano d'ogni colore in un surreale luna park-lager per nonnetti.

Non solo risate, con i nuovi film di Ficarra&Picone e Massimo Boldi, ma sperimentazione con Riccardo va all'inferno di Roberta Torre, musical nella periferia romana, ispirato allo shakespeariano Riccardo III.

E i nuovi film di Zalone e di Genovese sono in cottura: squadra che vince, non si cambia.

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