Cultura e Spettacoli

Enrico Contarin: "Non ho ancora trovato l'amore"

Enrico Contarin si è lasciato ormai alle spalle l’esperienza del Grande Fratello 16 ed è ora al lavoro su tanti, entusiasmanti progetti. Tra questi non manca la ricerca di una fidanzata che ancora non si vede all’orizzonte

Enrico Contarin: "Non ho ancora trovato l'amore"

Dalla casa del Grande Fratello 16 alla scena musicale. Enrico Contarin, secondo classificato nell’ultima edizione del reality show più seguito d’Italia, ha saputo conquistare proprio tutti. Complice lo spiccato accento veneto e una simpatia contagiosa, il 27enne da Bessica si è già rimesso al lavoro per farsi strada nel mondo dello spettacolo. Al momento è single, ma è sempre in cerca di una fidanzata, che spera possa essere la misteriosa Arianna di cui si è invaghito durante la sua permanenza in Sardegna.

Perché ci tenevi così tanto a partecipare al Grande Fratello?

“Per me il Grande Fratello non è stato solo un sogno, ma anche una grandissima occasione – insomma, vorrei sfidare chiunque a non voler entrare in quella Casa per due mesi, come dico io, a non far niente. Ho preso quest’esperienza un po' come una terza laurea ma anche un po' come delle ferie. Insomma, dopo sei anni a Milano e il ritorno in paese, ritrovarmi di nuovo catapultato in una grande città come Roma, beh, diciamo che mi ha regalato quello che mi mancava”.

L’esperienza nella Casa ti ha cambiato?

“Cambiato direi di no, però si può dire che ha rispettato le mie aspettative perché personalmente amo stare in mezzo alla gente: mi piace divertirmi, scherzare, conoscere nuove persone e dentro la Casa ho trovato tutte queste cose. Anzi, vi dirò di più, ho conosciuto me stesso in una maniera diversa perché star lontano dai social e da tutte le persone che conosci ti fa capire veramente quali sono i valori della vita”.

Ci sei rimasto male di essere arrivato a un passo dalla vittoria alla finalissima?

“Dai, ma voi sempre con questo dito nella piaga! Ho capito che non ho vinto, anzi, facciamo che sono io a chiedervelo: ho vinto o non ho vinto? Perché me lo state chiedendo continuamente... Io vi posso dire questo: ho vinto l’8 aprile nel momento in cui ho varcato la porta rossa. Purtroppo, però, non si può vincere due volte nella vita”.

Ora che il Grande Fratello è finito, cercherai di sfondare nel mondo dello spettacolo?

“Sfondare nel mondo dello spettacolo è un parolone, diciamo che secondo me si sfonda solo se si hanno delle qualità e, adesso come adesso, io sto portando avanti da una parte l’azienda di famiglia e dall’altra sto studiando, sto preparando dei monologhi perché è quello che mi piace fare e che ho visto di saper fare. So intrattenere e far ridere la gente, scherzare, intervistare, fare l’inviato e tanto altro. Mi piace da matti quando sono in mezzo al pubblico!”.

Quella carriera da attore hard di cui tanto si parla: cosa c’è di vero?

“Rispondere a questa domanda è sempre un’incognita… Diciamo che non l’ho mai fatto, ma mai dire mai nella vita. Non siete forse d’accordo anche voi?”.

Un’altra domanda piccante: ci possono essere taboo in amore?

“No, ma come, non avevamo già scaldato l’atmosfera con la domanda di prima?!? Comunque sia… Devo dire che quando sento la parola taboo e amore vicino penso che il taboo per me sia veramente l’amore visto che in 27 anni non sono ancora riuscito a trovarlo. Se solo sapessi dove sbaglio…”.

Come procede la tua vita sentimentale?

“Non c’è un’altra domanda, devo proprio rispondere? Io, e purtroppo per me lo dico ormai da anni, sono fidanzato al 50%: io ci sono, manca una lei. Cosa devo fare?!?”.

C’è mai stato qualcosa tra te e Audrey Chabloz?

“Allora, parlare di Audrey un po' mi fa sorridere perché, tolti i Gin Lemon alla festa finale del Grande Fratello, poi purtroppo non c’è stato niente. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire! Insomma, se pensiamo che Ulisse ci ha messo dieci anni per riconquistare la sua Penelope, avrò anche io bisogno del mio tempo, o sbaglio?”.

Cosa ci racconti del Giro d'Italia in 30 giorni?

“Con tutta franchezza un po' mi imbarazza parlare del mio singolo affianco a un mostro sacro della musica come Franco Battiato, però “Negli anni 90” è nata come colonna sonora del Giro d'Italia in 30 giorni, il tour che mi ha visto come protagonista nelle spiagge italiane, anche se eravamo in tre quest’anno a fare il giro delle spiagge: io, Salvini e Jovanotti. Uno cantava, uno scattava foto e l’altro faceva ridere: scegliete voi cosa facessi io delle tre cose! Scherzi a parte, tra una battuta e l’altra cantavo questa canzone e mi sono ritrovato a visitare delle spiagge stupende. Devo dire che è stata una delle esperienze più belle della mia vita perché ho conosciuto tantissime persone con cui ho stretto un legame e visto posti che, cari miei, voi non avete idea”.

Qualche anticipazione sul testo del tuo nuovo singolo?

““Ma di cosa stiamo parlando?!”, tranquilli, è solo la canzone che fa così. È molto bella però non vi voglio anticipare altro così avete la possibilità di andarla ad ascoltare su Spotify. Ma sarò buono e vi svelo il finale visto che è una mia poesia che ho scritto un anno fa: “Ma se nella mente, ti lascia un ricordo, cara mia estate, io qui, per sempre ti voglio”".

Un aneddoto del tuo tour in giro per l’Italia?

“Di episodi divertenti ce ne sarebbero tantissimi da raccontare, ma preferisco raccontarvi quello che più mi è rimasto a cuore. Dovete sapere che io sono molto concreto e schematico nelle cose che devo fare e che quando ho un obiettivo lo porto sempre a termine. Bene, in Sardegna è successo che il giorno 27 ho conosciuto una ragazza e da quel momento non ho più capito niente tant’è che ho rimandato il ritorno in terra ferma a Genova per stare un giorno in più con questa ragazza. Anzi, se mi stai leggendo: “Arianna, che fine hai fatto?””.

Una carriera nel mondo dello spettacolo o preferiresti dedicarti all'attività di famiglia?

“Diciamo che l’azienda di famiglia c’è e ci sarà sempre, ma il mondo che più mi attrae è quello dello spettacolo. Il Grande Fratello per me è stato più un punto di partenza che un punto di arrivo e adesso vedrò come andranno le cose. Il Giro d'Italia in 30 giorni è servito anche a questo: capire quali fossero le mie capacità e cosa potessi migliorare. Ora sto studiando e sto cercando di crescere con alcuni progetti e staremo a vedere dove mi porteranno”.

Ci racconti una giornata tipo nella bottega di famiglia?

“Se proprio devo esser sincero, in questa domanda ci ha messo lo zampino mio papà. Facendola breve, la giornata tipo in negozio è questa: 9.00 si apre, fino alle 19:30 si lavora e ogni tanto bisogna anche ascoltare quello che dice papà – anzi, praticamente sempre. “Ma i cantoni Enrico, i cantoni, mi raccomando i cantoni, li sistemi vero?”, “Enrico, vai a seguire le persone!”, “Enrico, hai già tirato fuori la borsa?”, “Ma vai tu a comprare le borse, dai!”, “Enrico, porta qua ‘na valigia!”, “Enricoo!”... Ragazzi, credetemi, è veramente dura stare in negozio".

Un messaggio alle tue spasimanti?

“Beh, che dire… Vi ringrazio davvero tutte e, come sempre, continuerò a dire che, nel caso non sappiate cosa fare, io sono sempre disponibile!”.

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