Cultura e Spettacoli

Paolo Bonolis: "La mia prima esperienza? Con una scandinava, era disponibile, ma sputava"

Paolo Bonolis, ospite di Porta a Porta per presentare il suo libro, ha raccontato dei suoi primi "sussulti ormonali" e di una ragazza scandinava, molto disponibile, ma con un vizietto davvero particolare

Paolo Bonolis: "La mia prima esperienza? Con una scandinava, era disponibile, ma sputava"

Paolo Bonolis è stato il protagonista assoluto della puntata di Porta a Porta in onda ieri sera. Ospite di Bruno Vespa, il popolare conduttore ha presentato il suo primo (e ultimo) libro "Perché parlavo da solo", un'autobiografica che mostra un Bonolis più intimo e diverso da quello che siamo abituati a vedere in televisione. Al cospetto di Vespa, però, Paolo Bonolis non si smentisce: ammicca, scherza, parla con un linguaggio raffinato e innesca gag irriverenti con il padrone di casa. Soprattutto quando si inizia a parla di donne. "È con un ragazza scandinava, che si chiamava Serpa, che in Inghilterra ebbi dei sussulti ormonali di una certa rilevanza", cita Bruno Vespa dal libro di Bonolis, aprendo una parentesi divertente sulle prime esperienze del conduttore con l'altro sesso.

"Diciamo che Serpa è stata la prima figura con la quale ebbi un qualcosa che assomigliava a quello che poi sarebbe diventato cinque figli. – racconta divertito Paolo Bonolis - Lei era ben disposta, carina e disponibile ma sputava, ogni tanto faceva così…(verso). In tempo de' guerra non si butta via niente, Brunello”. L'aneddoto, quasi comico, offre lo spunto a Vespa di accostare la figura di Paolo Bonolis a quello delle donne: "Diciamo che sei stato, in un fortunato periodo della tua vita, beato tra le donne".

Dagli esordi nel 1995 con Milly Carlucci, al primo matrimonio con l'americana Diane Zoeller fino alle seconde nozze con Sonia Bruganelli. Momenti importanti della sua vita che il conduttore ha ripercorso nel suo libro, tra racconti e riflessioni: "Si tratta però di un libro definitivo, il primo e ultimo.

Quello che avevo da dire, da trasferire ai miei figli, l'ho trasferito ed è più che sufficiente".

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