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Paolo Nespoli a Vieni da Me: "Ero in orbita quando mi dissero che mia madre era morta"

Ospite del programma della Balivo, l'astronauta ha ripercorso la sua carriera, ricordando il difficile momento della scomparsa della madre, quando lui era nello spazio

Paolo Nespoli a Vieni da Me: "Ero in orbita quando mi dissero che mia madre era morta"

"Me l'hanno detto in tempo reale. Non come succede ai militari in zona di operazioni o ai marinai che sono lontani, che sanno di una cosa così dopo due mesi ", con queste parole l’astronauta italiano Paolo Nespoli ha raccontato a Caterina Balivo di quando seppe della morte della mamma, mentre era a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ospite della trasmissione pomeridiana di Rai Uno, Vieni da Me, Nespoli ha rivissuto con commozione uno dei momenti più difficili della sua vita. Lui, lontano anni luce dalla sua casa e dalla sua famiglia, è stato informato del decesso della madre dai colleghi.

Era il maggio del 2011 quando, improvvisamente, la madre dell'astronauta venne a mancare per cause sconosciute. Paolo Nespoli era già nello spazio per una missione dell'ESA e alla conduttrice Caterina Balivo ha raccontato: "Prima che partissi ci eravamo salutati normalmente, al Museo della Scienza. Non era giovanissima, ma neanche così vecchia. Poi dopo alcune video conferenze con i miei fratelli ho capito che c'era qualcosa che non andava e loro me lo hanno confermato". Dopo la morte della donna, Nespoli venne avvisato immediatamente con una telefonata privata. "Come da preferenza da lui stesso espressa prima della missione per casi del genere", si legge in una nota ufficiale del 2011 dell'ESA. Purtroppo l'astronauta non poteva interrompere la missione e non presenziò al funerale della madre. Al suo posto andarono Thomas Reiter, rappresentante dell'ESA e l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti.

Paolo Nespoli ha però raccontato quanto successo subito dopo, quando la stazione spaziale ISS sorvolò il Nord Italia. Il 62enne milanese ha svelato il gesto compiuto, insieme ai suoi colleghi, nel momento delle esequie: "Al funerale c'era tutto il paese stretto attorno alla mia famiglia, mentre io ero in orbita. Così chiesi di poter fare un minuto di silenzio dalla Stazione spaziale mentre sorvolavamo il Nord Italia e sotto si stava svolgendo il funerale. Pensavo di fare una cosa semplice, da solo vicino alla cupola per guardare sotto". Ma i suoi colleghi nello spazio e nelle varie basi sparse per il mondo lo hanno accompagnato in questo difficile momento: "Invece tutto l'equipaggio si è voluto unire al mio gesto. Anche i centri di controllo di tutto il mondo hanno voluto esserci.

Si è fermato tutto il mondo spaziale durante quel minuto per renderle questo omaggio".

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