Cultura e Spettacoli

Pereira avrà soldi da Roma: "Ma io cerco gli sponsor"

Pereira avrà soldi da Roma: "Ma io cerco gli sponsor"

da Firenze

PIeri il ministro Dario Franceschini ha ratificato la nomina a sovrintendente di Alexander Pereira che lascia la Scala e dal 15 dicembre dirigerà il teatro del Maggio Musicale di Firenze fino al 2024. Pereira si è presentato alla città al fianco del sindaco Dario Nardella che in luglio aveva delegato Salvo Nastasi a fare il presidente del teatro in sua vece. Da una settimana, Nastasi è però salito al soglio di Segretario Generale del Mibac, ragion per cui Nardella si riprende la presidenza del board sollevato dal fatto che «ora abbiamo un amico vero al ministero, sono certo che supporterà il nostro teatro». Per la verità, il bilancio del Maggio - pari a 34 milioni - già si regge per l'80% su finanziamenti pubblici: il solo Fus è pari a 15.550 milioni. La nobiltà prospera fra le colline toscane, ma non sborsa un quattrino per l'opera, non brilla neppure l'imprenditoria; in breve, i contributi privati si fermano a 2 milioni e mezzo.

Il Maggio ha un debito pregresso di 59 milioni, ma il sindaco ha dichiarato che sarà suo compito appianarlo entro la scadenza del mandato. Annuncia il tutto sbagliando le cifre: parla di 35 milioni, viene corretto dagli assistenti, segue rettifica nel corso di un discorso tessuto di metafore calcistiche.

Pereira, noto fundraiser, si impegnerà a trovare risorse economiche per aumentare la produttività e per iniettare ulteriore energia nel Festival del Maggio. Ha già coinvolto uno sponsor internazionale, dice. Il manager conta di smuovere la città. «Chi cerca soldi fa sempre lo sbaglio di chiederne troppo pochi, perché è vergognoso chiedere soldi. Ma io li chiedo per il mio teatro. Allora mi scuso fin d'ora con gli sponsor di Firenze se sarò un po' più aggressivo», anticipa. Svela che fu titubante quando Nardella gli offrì la sovrintendenza del teatro, ne aveva sul piatto altre due. «Ho preso un po' di tempo, ho voluto parlare con persone che hanno poi influenzato la mia scelta. Sono Zubin Mehta e Riccardo Muti. Mehta tornerà per Otello, al Festival, e faremo altre cose. A Muti ho detto - Firenze ha bisogno di te». Quanto al direttore musicale, il precedente diede le dimissioni con l'ex sovrintendete, lo troverà entro un anno, «se riesco anche prima.

Deve essere quello giusto».

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