Cultura e Spettacoli

Ma quale tv sovranista D'estate Raiuno pare lo Zecchino d'oro

Tra ricette, buoni sentimenti, consigli utili si punta sulla leggerezza più che la politica

Ma quale tv sovranista D'estate Raiuno pare lo Zecchino d'oro

Vabbé, più che la televisione dei sovranisti pare la tv dello Zecchino d'oro. Ieri è cominciata la stagione estiva della Rai versione giallo-verde, più verde che gialla. È anche il primo palinsesto con programmi e conduttori completamente scelti dalla direzione di Raiuno espressione del «sentire» dell'attuale maggioranza. Da settimane si vociferava di invasione degli amici di Salvini e dei grillini, da Poletti a Convertini, con il compito di spostare la barra di una rete a trazione renziana a una a trazione più populista. E già ci si immaginava di piazze aizzate contro il caro vita e contro l'Europa arcigna, di opinionisti chiamati a sottoscrivere la politica anti-immigrazione e di economisti impegnati a minimizzare la portata dello sforamento dei parametri del debito pubblico. E, invece, cosa troviamo in onda quando all'alba accendiamo il televisore e ci sintonizziamo su Unomattina Estate? Il neo conduttore Roberto Poletti, ormai conosciuto solo come «biografo di Salvini», che, vestiti i panni «borghesi» di uomo Rai, beve caffè, mangia l'anguria, esalta le proprietà mediche delle ciliegie, parla di tasse senza inveire contro i politici e senza dare spazio a qualsiasi improperio delle persone fermate per strada come faceva nei programmi di Canale 5 o quando stava a TeleLombardia. Unica concessione alla «visione» sovranista l'intervista al capo dell'intelligence italiana, Gennaro Vecchione, volta a rassicurare i cittadini sulla sicurezza interna contro l'estremismo islamico come il «buon capo di famiglia» Salvini vorrebbe per i suoi 58 milioni di «figlioli». Per il resto, almeno per la prima puntata, Unomattina è filato via liscio tra servizi buonisti sul Papa in visita ai terremotati e ricette per le fragole, con Poletti che cercava di stemperare la tensione iniziale con battutine scherzose non graditissime dalla seria e posata Valentina Bisti. Benché abbia superato la prima prova, resta l'interrogativo: perché chiamare da fuori un giornalista per fare lo stesso lavoro che faceva Franco Di Mare o chi per esso?

La mattinata è poi proseguita all'insegna del riciclo con Monica Marangoni impegnata in Tuttochiaro, programmino che pone l'attenzione su salute, benessere, economia domestica, come tutti quelli che l'hanno preceduta in quell'orario. Pure per lei vale la domanda posta per Poletti...

E, poi, che succede al pomeriggio? Spunta un Pierluigi Diaco che invece di sputare fuoco e fiamme contro tutte le storture di questo mondo, si apre al sorriso e, con la lacrimuccia all'occhio, racconta della mamma che gli dà la scatoletta dei rammendi quando prende casa da solo e chiacchiera di buoni sentimenti, amore, valore della famiglia, intervistando (senza dibattito, mi raccomando, strumento bandito dal suo studio) uno stranamente tranquillo Giampiero Mughini, altri ospiti e due anziani che si amano da una cinquantina d'anni senza mai litigare... E, poi, lascia la parola a Sandra Milo che risponde alla posta del cuore (letta da Valeria Graci) e ti pare di fare un tuffo negli anni Sessanta di Annabella.

Infine, dopo la soap (quella vera), parte Vita in diretta Estate con le new entry Lisa Marzoli (del Tg2) e Beppe Convertini, attore caro al alcuni esponenti politici grillini. Ma il cambio di facce non corrisponde a uno stravolgimento. Si procede come consuetudine: il ricordo di Zeffirelli è doveroso, come il servizio sull'anniversario della tragedia di Vermicino, e poi - ovviamente - tanta tanta cronaca nera. Convertini è a suo agio (come la compagna d'avventura estiva Marzoli): pare non sentire il peso del compito affidatogli e delle critiche preventive. Del resto, le spinose questioni politiche sono tenute rigorosamente fuori dallo studio.

Insomma, vabbè che siamo d'estate. Che abbiamo bisogno di svago. Che il buon Salvini ci vuole tutti felici e contenti, perché ci pensa lui a tenere a bada gli immigrati cattivi, gli estremisti, i burocrati di Bruxelles, però, insomma, anche il pubblico anziano del primo canale continua a farsi qualche domanda..

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