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Quando Kate Middleton ha sfidato il protocollo con le trasparenze

Più di una volta Kate Middleton ha sfidato con eleganza le regole del protocollo che vieterebbero abiti con trasparenze e il risultato è stato un esempio di eleganza ed equilibrio tra gusto personale e dovere

Quando Kate Middleton ha sfidato il protocollo con le trasparenze

Kate Middleton ha dimostrato ancora una volta di essere un’icona di charme ed eleganza. In realtà lo stile della duchessa di Cambridge non avrebbe più bisogno di conferme, tanto è sobrio ma raffinato. Kate sa stupire l’opinione pubblica, scegliendo abiti da sogno la cui linea è in perfetto equilibrio tra moda, gusto personale e regole di corte. L’ultimo abito da sera che ha indossato al Palladium Theatre per la Royal Variety Performance ha fatto versare i tradizionali fiumi di inchiostro (o meglio di pixel). Vanity Fair lo descrive minuziosamente. Kate ha affascinato l’opinione pubblica con un abito nero, lungo e da sera, firmato Alexander McQueen, il suo brand preferito. L’outfit presentava anche un dettaglio insolito per la futura regina: le trasparenze che regalavano alla sua figura un pericoloso effetto “nude”. In realtà si trattava solo di un’illusione ottica creata da pizzi e ricami cuciti ad arte.

La “visione d’insieme”, però, era spettacolare e conferiva a Kate un’aura di sensualità mai volgare né ostentata. La quintessenza della grazie era nel corpetto a cuore evidenziato da un cinturino di velluto nero, nelle maniche lunghe di pizzo e in una scollatura sulla schiena impossibile da non notare. Altri dettagli da menzionare sono le décolleté Jimmy Choo e gli orecchini del brand Erdem. Non è la prima volta che Kate Middleton gioca con vere o finte trasparenze e ricami che sembrano arabeschi su vestiti da mille e una notte. Lo scorso anno, in occasione del gala “100 Women in Finance”, la duchessa aveva osato con una mise Gucci sulle tonalità del rosa e un effetto “trompe l’œil bikini” che ne esaltava il fisico asciutto.

Al Royal Variety Performance del 2014, invece, si era presentata con un vestito di pizzo nero firmato da Diane von Furstenberg, con orecchini Kiki McDonough e scarpe Jimmi Choo. La borsetta era un pezzo vintage della casa di produzione Magid. Nel 2017, per lo stesso evento, Kate aveva scelto una creazione di Jenny Packham, un abito azzurro e scintillante grazie alle applicazioni di paillettes e perle. La clutch apparteneva dello stesso marchio, mentre le scarpe erano un vero e proprio gioiello di Oscar de la Renta. Inoltre quest’anno al Royal Ascot, la gara ippica più glamour del mondo, la duchessa ha optato per un outfit celeste composto da camicia e gonna ampia con inserti di pizzo. Le trasparenze erano più modeste rispetto agli altri vestiti di cui abbiamo parlato, ma ugualmente eleganti e inusuali per la moglie di un erede al trono britannico.

Il cappellino “d’ordinanza” era di Philip Treacy e gli orecchini di Kiki McDonough. Il Royal Ascot 2019 rappresenta la prima volta di Kate Middleton in un abito firmato dalla stilista libanese Elie Saab. In genere la duchessa predilige case di moda inglesi, una scelta in parte obbligata per questioni di immagine legate alla sua appartenenza alla royal family britannica. Il protocollo le vieterebbe le trasparenze, ma pur di non rinunciarvi Kate scende al compromesso di un effetto “vedo non vedo” minimo, oppure addirittura illusorio come nel caso della mise per il Royal Variety Performance 2019.

Una linea di condotta e di stile che le attira le simpatie delle donne in special modo, poiché dà un’immagine decisa e aristocratica, ma non aggressiva.

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