Cultura e Spettacoli

Renato Zero: "Ho vendicato mio padre con le paillettes"

Renato Zero, ospite di Mara Venier a Domenica in...il meglio di, ha raccontato degli aneddoti molto simpatici e rivelato alcuni aspetti inediti della sua vita privata

Renato Zero: "Ho vendicato mio padre con le paillettes"

Renato Zero e Mara Venier si conoscono da tutta una vita. E sono grandi amici. E' solo naturale, quindi, che Mara abbia invitato Renato a Domenica in...il meglio di. Nel corso dell'intervista il cantautore romano ha raccontato diversi aneddoti simpatici e svelato alcuni aspetti meno conosciuti della sua vita familiare privata.

Renato Zero: "Ho vendicato mio padre"

Renato inizia subito a intrattenere il pubblico e Mara raccontando un dettaglio della vita della presentatrice veneziana quando era sposata con Jerry Calà: "Alla mezzanotte come per la scarpetta di Cenerentola veniva fuori Jerry che urlava e tu che correvi per tutto il locale che lo volevi massacrare di botte". Il riferimento è ad uno degli spettacoli di Renato di quegli anni. Questo da la possibilità a Mara di porre una domanda fondamentale: "Un artista vero, da dove parte tutto questo? La voglia di trasvertirti in quegli anni lì?". E la risposta di Renato lascia tutti spiazzati: " Da mio padre poliziotto. La polizia non mi piaceva in quel tempo perché mi sottraeva mio padre dalla mia felicità". Per questo aggiunge: "Ho vendicato mio padre con le paillettes”.

Renato Zero si è raccontato a tutto tondo ed ha toccato tasti inediti, parlando anche dei ricordi più lontani. In particolare ha parlato anche della relazione con la fidanzata storica Lucy. Renato ha raccontato: "Non ho mai pensato di sposarmi". Anche perché, alla fine, la sua famiglia è il pubblico che lo ha sempre seguito ed amato. Tanto è vero che presto rivedremo Renato Zero impegnato nel suo Zero il Folle in Tour. Una follia "sana, necessaria" che gli ha permesso di raggiiungere dei traguardi straordinari di cui lui stesso parla in un lungo post su Instagram: "Qualcuno prima o poi avrebbe dovuto riaccendere il sacro fuoco della follia! Una follia bella. Sana. Necessaria! In un mondo non più tondo. Ma quadrato ed impostato.
Troppo prevedibile e quindi, privo di sorprese e di cambiamenti sorprendenti. Io sono folle dal 30 Settembre del 1950. E da allora non ho mai smesso di esercitare “la professione“. Grazie @gucci per avere riacceso la “miccia”. La rivoluzione è nelle sapienti mani di @alessandro_michele mio degno erede. E sono certo che il mondo grazie a quelli come noi ritornerà a girare con fantasia ed eccentricità! E fissatelo bene in mente: la vita bacia i folli!!!!"

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Qualcuno prima o poi avrebbe dovuto riaccendere il sacro fuoco della follia! Una follia bella. Sana. Necessaria! In un mondo non più tondo. Ma quadrato ed impostato. Troppo prevedibile e quindi, privo di sorprese e di cambiamenti sorprendenti. Io sono folle dal 30 Settembre del 1950. E da allora non ho mai smesso di esercitare “la professione“. Grazie @gucci per avere riacceso la “miccia”. La rivoluzione è nelle sapienti mani di @alessandro_michele mio degno erede. E sono certo che il mondo grazie a quelli come noi ritornerà a girare con fantasia ed eccentricità! E fissatelo bene in mente: la vita bacia i folli!!!! Renato Zero Grazie @alessandro_michele e @gucci per la serata svoltasi ai musei capitolini di #roma per la sfilata #guccicruise20

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