Cultura e Spettacoli

Riccardo Fogli canta in Crimea per festeggiare la secessione

L'ex cantante dei Pooh, Riccardo Fogli, si è esibito ieri sera a Sebastopoli. Il leader del gruppo storce la bocca: "Discutibile"

Riccardo Fogli canta in Crimea per festeggiare la secessione

A Sebastopoli, nella festa per la secessione dall'Ucraina, si è cantato e ballato sulle note di "Piccola Ketty", "Storie di tutti i giorni" e altre celebri canzoni di Riccardo Fogli. Ma gli organizzatori non avevano messo un cd o scaricato qualche mp3 dalla rete. C'era proprio lui, l'ex Pooh (voce e bassista del grupo tra il 1966 ed il 1973), vincitore di un Festival di Sanremo (1982) a esibirsi sul palco, acclamato dalla folla filo russa che aveva voglia di fare baldoria, cantare e ballare per l'annessione sotto "Madre Russia".

Nella serata ha preferito non parlare di politica, ma a qualche commento si è lasciato andare: "C'è un bellissimo sapore di festa. Gente che salta". Poi ha aggiunto: "Non ho visto cannoni e carri armati, solo una folla felice". Da qualche parte, però, gli uomini armati russi c'erano in Crimea. E non solo in Crimea, anche nel sud dell'Ucraina. Fogli è stato chiamato a esibirsi perché, da quelle parti, è una star, un po' come Toto Cutugno e Al Bano. Lui, facendo il suo ingresso nella piazza Nahimov, si rende subito conto di vivere un momento storico, a pochissima distanza dalla potente flotta russa che "vigila" sul Mar Nero.

Fogli fa il suo mestiere, canta. E non si dilunga troppo sul senso della festa: "Il sapore politico non lo sento. Io vedo bandiere russe e ucraine insieme. Sembra di stare a piazza San Giovanni il Primo Maggio o in un concerto in piazza del Duomo".

E dal palco ringrazia: "Spasibo! Grazie Russia Grazie Crimea". Prima di lui l’inno dell’Armata Rossa. Dopo di lui qualche altro cantante moscovita. "Grazie per avermi invitato – grida l'italiano -, sono qui a rappresentare la pace, auguro la pace a tutti". E giù applausi. Lui non vuole essere strumentalizzato. Chissà se andrà a esibirsi anche a Kiev, a Maidan. Ma lo inviteranno?

Roby Facchinetti: discutibile ciò che ha fatto

"Rispetto il pensiero di Riccardo - dice Roby Facchinetti - che per me è come un fratello, ma quello che ha fatto è molto discutibile".

Il tastierista dei Pooh, pur ritenendo "discutibile" l’esibizione dell’amico - che dal palco ha ringraziato Russia e Crimea - invita però a riflettere bene prima di individuare i buonì e i cattivi: "La storia non la fa chi la vive in prima persona ma chi la scrive, e ciò che si legge non è quasi mai la verità, non sempre i cattivi sono i cattivi".

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