Cultura e Spettacoli

Rivoluzionario e sexy, sua Celentanità fa il venerato maestro anche nel cartoon

Su Canale 5 debutta la serie animata, lui si concede per pochi minuti in teatro a Verona

Rivoluzionario e sexy, sua Celentanità fa il venerato maestro anche nel cartoon

Dopo tanta attesa, sua Celentanità si appalesa per pochi secondi. Scambia due parole con il comico Natalino Balasso, lo riprende fintamente perché gli aveva dato del «rompi -coglioni», beve un bicchier d'acqua e poi se ne va. Così, proprio così, alle 22,10, il Molleggiato presenta la sua serie animata, dopo che si era fatto attendere fino all'ultimo per creare suspense, per rendere elettrica l'atmosfera. Prima di lui aveva mandato in scena Nino Frassica e Francesco Scali, vestiti da frati che, con ironia e in forma di gioco, sceglievano chi può entrare e chi no sulla barca che porta alla salvezza.

Ma in effetti non c'era bisogno di tante presentazioni per questo spiazzante cartoon che ci ha rifilato ieri sera il cantante su Canale 5. È abbastanza esplosivo di suo senza necessità di aggiungere parole ancor più infiammanti. Scene di sesso esplicito, anche se disegnate in bianco e nero (chissà quante polemiche), un mondo futuro dominato da una specie di Grande Fratello e un eroe-orologiaio, ovviamente Adriano, che, come un carbonaro, cerca di innescare una rivoluzione. Celentano, al solito, vuole salvare il mondo, in carne e ossa e sotto forma di cartone animato. Insomma, anche questa volta il cantante ha voluto stupire: perché quando Lui scende in campo vuole essere l'unico, solo, inimitabile, irraggiungibile. E ha voluto realizzare qualcosa che nessuno ha mai osato come ideazione, tematica e realizzazione tecnica. Una vera e propria bomba che è proprio interessante vedere come sarà accolta dagli spettatori.

Il Molleggiato, per quei pochi secondi, è andato in onda in diretta dal teatro Camploy di Verona per il primo degli show live che accompagnano appunto «Adrian», la serie di cui lui è creatore, autore, direttore e protagonista, che si è fatta attendere ancora più della sua copia reale. Annunciata da circa un decennio, infatti, è passata tra mille traversie, cambi di casa di produzione, cambi di canali televisivi, da Sky a Mediaset, e finalmente è stata programmata per gennaio 2019 su Canale 5. Prima serata ieri, seconda stasera, e poi altri sette lunedì consecutivi, per due puntate ogni messa in onda, tutti accompagnati da una parte live in diretta da Verona.

Ma tutta la preparazione è stata così faticosa, complessa, altalenante secondo gli umori del Reuccio di Galbiate che pure a Mediaset hanno alzato le mani e messo a disposizione solo il canale di trasmissione. Nessuna intromissione, nessuna possibilità di sapere cosa il Clan, produttore dello show, stesse preparando, vietata la visione anticipata del cartoon, studi blindati. Figuratevi che anche una persona accomodante e di umore sempre allegro come Michelle Hunziker ha perso la pazienza e abbandonato le prove pochi giorni fa - e prima di lei Teo Teocoli - stufi di vedere Adrian solo in ologramma e mai in versione reale. Lui non è andato in teatro a Verona fino a domenica: i partner che avrebbero dovuto presentare accanto a Lui lo show stavano a girarsi i pollici sul palco non sapendo cosa provare e quali ruoli fossero loro affidati. Stoicamente, sono restati a Verona Frassica (che alle barzellette è abituato da sempre), Ambra (che comunque non è comparsa ieri sera ma ci sarà in una delle prossime puntate), Scali, attore noto al pubblico per «Don Matteo» e Balasso. Pare che Celentano abbia messo mano fino all'ultimo al montaggio finale e certosino (del resto ci lavora solo da dieci anni) della sua versione animata.

Dunque, c'era una grandissima attesa per vedere la «magnificenza» di questa graphic novel con protagonista il Molleggiato in versione super eroe-orologiaio (mestiere che fece da giovane) che sfida il mondo dei cattivi e dei dittatori. A rappresentare il sesso femminile l'immancabile moglie Claudia Mori, rappresentata da giovane, focosa amante di Adrian sempre nuda e in preda alle fregole. E ovviamente anche lei collega rivoluzionaria. Perché l'obiettivo fondamentale dell'intera operazione è ricordarci ancora, attraverso l'Enciclica Celentanesca, che il mondo sta andando in pezzi perché la proprietà e il possesso sono principi di iniquità e malessere sociale: «L'infelicità nacque quando da io sono si passò da io ho». Per cui, per rimettere le cose a posto, ci vuole una rivoluzione etica e culturale. Una specie di '68, ma con esiti migliori di quello del XX Secolo. Infatti la serie è ambientata nel 2068, in un futuro distopico, quando dovrebbe cominciare la rivolta. In un luogo che poi non è tanto lontano geograficamente, visto che è ambientato nella notissima via Gluck (di Milano), uno dei miti e dei celeberrimi brani del Molleggiato. E per raccontare la sua rivoluzione il venerato maestro ha chiamato a sé tutti i più importanti artisti italiani, che si sono messi al suo servizio: da Vincenzo Cerami che ha supervisionato i testi, ma non è riuscito a vedere l'opera finale (è morto nel 2013), a Milo Manara autore dei disegni, a Nicola Piovani che ha scritto le musiche.

Che poi sono stati coinvolti in un'impresa che forse all'inizio non sapevano neppure loro quanto sarebbe diventata ciclopica, esplosiva, hard e assurda.

Commenti