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Safe: non si scappa dal passato

Safe, serie tv originale di Netflix, ha come protagonista Michael C. Hall e ci racconta una storia di misteri e sensi di colpa

Safe: non si scappa dal passato

Safe è una serie tv thriller di otto episodi, è basata su di una storia di Harlan Cober - famoso autore di best seller - ed ha come protagonista Michael C. Hall, uno dei volti più noti del panorama seriale grazie a Dexter e, prima ancora, a Six Feet Under.

Tom Delaney (Michael C. Hall) è un chirurgo inglese, è vedovo, padre di due figlie e sentimentalmente impegnato con una donna. Tom e la sua famiglia vivono in una "gated community”, cioè un comprensorio di case di lusso, con giardini curati e recinzioni sorvegliate, oltre che telecamere di sicurezza sparse per tutta la zona. Un posto che dovrebbe essere sicuro in teoria. Nel pilot di Safe vediamo come invece la sicurezza sia solo apparente: la figlia di Tom, Jenny, non torna a casa dopo una festa e anche il fidanzato è scomparso. Il padre non intende aspettare le indagini della polizia, le quali proseguono a rilento, iniziando così a investigare insieme all’amico Pete (Marc Warren) per ritrovare la figlia.

La sicurezza, come suggerisce il titolo della serie, è ovviamente il tema principale. Sicurezza dai pericoli esterni, sicurezza da un segreto nascosto e forse dimenticato. Questo è il secondo aspetto importante della serie: c’è qualcosa di taciuto dietro alla scomparsa di Jenny, un senso di colpa riemerso nonostante gli anni passati a sotterrarlo. I sospetti e le indagini su ogni personaggio porteranno alla luce un tragico mistero che si cela tra le mura delle lussuose case di questa piccola collettività. I cancelli e le mura della gated community non la proteggono dal vero pericolo, che non è esterno ma è interno: ognuno dei suoi membri ha qualcosa da nascondere, compreso Tom. Su questi due fronti che vanno adintrecciarsi si sviluppano le otto puntate di Safe e il risultato è una crescente curiosità ad ogni episodio, in altre parole il binge watching di Netflix è assicurato.

Una ricostruzione dei fatti a ritroso che coinvolgerà tutti i personaggi, la cui struttura rende Safe non dissimile da altre storie crime: i classici sospetti da “Omicidio sull’Orient Express”, in cui tutti sono presunti colpevoli, anche Pete, il migliore amico di Tom; oppure, rimanendo in tema di serie tv, si può pensare a Twin Peaks, prima del subentro della componente mistica della seconda stagione.

Diversamente da quanto accade nelle altre serie tv, Safe, con la sua conclusione, dà tutte le risposte che lo spettatore cerca. Non ci sono cliffhanger per una seconda stagione e anche il creatore della serie Harlan Coben ha detto che non vede possibilità per un seguito.

Una volta tanto otto episodi saranno sufficienti per risolvere i misteri e placare la curiosità del pubblico.

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