Cultura e Spettacoli

Robin Williams: San Francisco gli dedica un tunnel arcobaleno

Un tunnel ferroviario nella californiana San Francisco, caratterizzato da un grande arcobaleno colorato, porterà il nome dell'amato attore. Così la città statunitense ha voluto ricordare Robin Williams

Robin Williams: San Francisco gli dedica un tunnel arcobaleno

Robin Williams è stato un attore, doppiatore e produttore cinematografico morto suicida l’11 agosto 2014: soffriva di demenza da corpi di Lewy, una malattia degenerativa spesso confusa con il Parkinson che generalmente si manifesta in contemporanea.

Molto amato, dopo la sua morte i fans chiesero che venisse ricordato nella città di San Francisco dove aveva vissuto, suggerendo che gli venisse intitolata un’opera pubblica e così grazie a donazioni private è stata finanziata l’iniziativa di intitolargli la galleria nel distretto di Marin County, dove viveva l'attore premio Oscar. Il San Francisco Chronicle riporta che Il tunnel ferroviario Waldo, detto anche Rainbow Waldo perché sulla sua entrata è stato disegnato un arcobaleno, cambierà nome e presto verrà conosciuto come tunnel Robin Williams. “Così ci manchi di meno”, ha scritto mercoledì su Twitter l'ex sindaco Gavin Newsom commentando la nuova denominazione del tunnel situato vicino al Golden Gate, ponte simbolo della città.

Diplomatosi nel 1971 presso la Juilliard School di New York, una delle principali scuole di arti, musica e spettacolo del mondo, Williams si distinse in gioventù per la sua abilità nel mimo. I primi soldi li raggranellò esibendosi nelle strade; per i suoi compagni di corso non avrebbe avuto alcuna possibilità di successo nel mondo dello spettacolo ma nel 1976, invece, superò un importante provino e partecipò al The Richard Pryor show e da quel momento fu un successo dopo l’altro.

Era anche un benefattore, Williams, e un motivatore: più volte si recò in Afghanistan e in Iraq per tirare su il morale delle truppe, sulla scia del successo del fim Good Morning, Vietnam!: “Ha intrattenuto i soldati nelle zone di guerra e con la sua attività filantropica ha aiutato i veterani, ha affermato il ministro della Difesa Usa, Chuck Hagel, era un difensore leale e compassionevole di coloro che servono in uniforme”; inoltre ha dedicato molto del suo tempo alla beneficenza per il Comic Relief, associazione inglese a favore dei bambini poveri.

Durante le riprese di Schindler's list, per allietare attori e comparse, il regista Steven Spielberg lo chiamò sul set costringendolo a raccontare barzellette in frangenti particolarmente duri della lavorazione.

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