Cultura e Spettacoli

Sanremo, plagi e nostalgia E Michelle fa cantare Sting in italiano (o quasi)

Il trio sempre più spigliato. Momento amarcord con Pippo Baudo. Tra i giovani spicca la Caioli

Sanremo, plagi e nostalgia E Michelle fa cantare Sting in italiano (o quasi)

nostro inviato a Sanremo

Una seconda serata scombussolata dal caso del possibile plagio Meta-Moro. I due non si sono potuti esibire in attesa delle valutazioni definitive sul loro brano Non mi avete fatto niente che in parte non sarebbe inedito (i particolari nel pezzo qui sotto) come obbligatorio secondo il regolamento. I vertici Rai hanno deciso di rinviare la loro performance a questa sera e, al loro posto, a sorte è stato estratto Renzo Rubino che ha così anticipato la sua esibizione. Perché la seconda serata del Festival prevedeva il riascolto di dieci dei venti big in gara per apprezzare meglio i brani e aggiornare la classifica. Certo, non ci può essere Sanremo senza scandali. La storia del Festival è costellato di casi di plagio, veri o presunti. Ma stavolta i vertici Rai, in prima battuta, hanno affrontato la questione in modo alquanto confuso rendendosi conto della gravità della situazione solo sotto la pressione dei cronisti e arrivando alla decisione del rinvio dopo molte ore dallo scoppio del caso. E gettando un'ombra su un Festival che, visti gli altissimi dati di ascolto e l'apprezzamento di critica e pubblico, poteva prendere una strada trionfante. Comunque la serata è filata via liscia: gli spettatori a casa non si sono resi conto del dramma che avveniva dietro le quinte e che sta angosciando Ermal Meta e Fabrizio Moro che vedono messa in discussione la loro credibilità e quella del loro paroliere che in sostanza si è auto-copiato. Il pubblico si è semplicemente goduto lo spettacolo più che brillante con un ingresso di Michelle Hunziker fasciata in un fantastico abito fucsia in stile Biancaneve giocando sulle note de Il pozzo dei desideri e poi raggiunta dai suoi due principi Baglioni e Favino. Tutti e tre ottimi padroni del palco che nella seconda serata si sono mostrati ancora più ironici, spigliati e simpatici della prima.

Poi via alla gara dei primi quattro giovani (Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri, Mirkoeilcane, Alice Caioli, prima) in gara nella sezione nuove proposte. Spettacolare la performance dei ragazzi de Il Volo che dopo aver intonato il Nessun dorma, hanno reso omaggio a Sergio Endrigo insieme a Baglioni con l'interpretazione di Canzone per te, eseguita dal cantautore nel Festival del 1968. Grandi emozioni con l'arrivo sul palco di Sting che si è esibito in (quasi) italiano, come richiesto dal presentatore-dittatore-direttore Baglioni, in Muoio per te, traduzione di Zucchero di Mad about you e con il duetto della star inglese con Shaggy. Momento nostalgico con Baudo arrivato a festeggiare i suoi primi cinquant'anni di Festival accompagnato da una cascata di immagini di repertorio dei suoi tanti passaggi sul palco dell'Ariston come padrone di casa. E poi ancora i super ospiti Vecchioni e Antonacci, il momento comico con il mago Forest, l'incursione dell'amatissima conduttrice delle Storie maledette Franca Leosini che si è addirittura cimentata con Baglioni in Questo piccolo grande amore.

Ma la gara dei big, nonostante i numerosi ospiti, è rimasta comunque in primo piano: dalle Vibrazioni molto rock e con una chitarra scatenata, passando per l'eleganza di Nina Zilli e l'emozione di Ron sempre più a suo agio cantando i versi di Dalla, per arrivare a Red Canzian, il più in forma dei Pooh, passando per Ornella Vanoni, affascinante nonostante gli anni, accompagnata dall'intensità di Pacifico e dalla melodia di Bungaro.

E poi ancora la forza pop punk dei Decibel che ha convinto tutta la critica, la classe di Annalisa e gli Elii sempre più strampalati che non si sa mai come classificare.

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