Cultura e Spettacoli

Se Trump imparasse un po' da Underwood...

Se siete amanti degli intrighi, anche i più cervellotici, tanto da farvi venire mal di testa per cercare di capirci qualcosa, ecco non perdetevi House of Cards, la serie americana arrivata alla quinta stagione che torna stasera su Sky Atlantic e Now tv, la piattaforma web di Sky. Interpretata da Kevin Spacey e Robin Wright, la ormai mitica coppia di diabolici coniugi assatanati di potere Frank e Claire Underwood torna pronta a tutto pur di rimanere in carica, perfino a sotterrare momentaneamente l'ascia di guerra che nella scorsa stagione stava per separarli definitivamente. Claire pretende di essere candidata come vice presidente nelle successive elezioni politiche, in ticket con il marito già presidente. Insomma, altri tredici episodi carichi di tensioni, dentro e fuori la Casa Bianca. Se quando la serie partì, si diceva che era più avanti della realtà (e Obama se la guardava insieme a Michelle), ora in molti arrivano a paragone Underwood a Trump. Scene di omicidio a parte, ha ragione Spacey quando dice che, purtroppo, Trump non ha «writers» bravi come quelli di «House of Cards». Basterebbe un pizzico della furbizia e della intelligenza degli autori della serie per evitare al vero presidente americano tante figuracce e tanti errori strategici.

Comunque la serie è veramente avvincente anche se pecca di alcuni buchi nella trama che a tratti la rendono di difficile comprensione.

Della quinta stagione sia sa che gli elettori sono sempre più arrabbiati, che i giornalisti indagano sulla power couple e che ci sono due new entry tra i personaggi potenti.

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