Cultura e Spettacoli

Si torna al puro cabaret e al tendone

Si torna al puro cabaret e al tendone

Nulla è per sempre. E dopo quasi 20 anni (17 edizioni, nel cast o come conduttore) di Claudio Bisio, la grande famiglia di Zelig prova a fare a meno della lucida pelata simbolo del cabaret nazionale. Una pelata che regalava preziosi assist di battuta ai comici. Zelig Circus (questo il nome scelto per dichiarare il ritorno al «tendone», il cosiddetto Pala3 a Milano vicino piazzale Cuoco) sarà in onda per 10 puntate in prima serata da lunedì (a presentarlo ieri anche Giancarlo Scheri, al suo debutto da direttore di Canale 5). È Gino - padre con Michele e Giancarlo Bozzo del marchio Zelig - a riassumere: «il passo laterale di Claudio ci ha permesso e indotto a formulare diversi cambiamenti». E dunque più cabaret e meno (quasi niente) varietà, più giovani promesse passate dai laboratori e da Zelig Off, una band rock essenziale (guidata da Giuliano Palma), una scenografia composta interamente da cassette della frutta provenienti dal Trentino. «È un omaggio all'intento più ruspante di questa edizione - spiega Michele - e anche allo storico Ortomercato. Questo per smontare i maliziosi che insinuano che... siamo alla frutta».
Numerosi i volti storici di Zelig, come Paolo Migone, Leonardo Manera (il super-veterano, 189 presenze), Giacobazzi, i Pali & Dispari, il ritorno di Anna Maria Barbera Sconsolata e dei Fichi d'India, ma anche tanti giovani. Tra questi Maria Pia Timo con la sua critica sociale ai call center, gli Gnomiz a fare gli attivisti hacker o Nadia Puma nel ruolo di un annunciatrice di Mediaset Vintage. E poi le guest star: naturalmente Bisio, atteso per la prima puntata e forse qualcuna successiva («è venuto a diverse prove - spiegano Gino & Michele - proprio non riesce a staccarsi da noi»), Paola Cortellesi sicura per l'ultima, Ficarra & Picone nella puntata 4, Ale & Franz in quella successiva, Enrico Brignano nell'ottava.

Il ritorno al tendone è simbolico: «Tra l'altro in un'area milanese che negli anni '70 ospitò il primo decentramento teatrale, con il Teatro Quartiere: qui vennero artisti come Cochi & Renato, Enzo Jannacci».

Commenti