Cultura e Spettacoli

Il sicario sfortunato cerca simpatia in sala

Ladybug, ovvero "coccinella", ha una missione speciale: recuperare una valigetta

Il sicario sfortunato cerca simpatia in sala

Ladybug, ovvero «coccinella», ha una missione speciale: recuperare una valigetta. È l'incarico di fine carriera e non comporta il dover uccidere, a dir poco una stranezza per un sicario. Ladybug, nome in codice di Brad Pitt, ha però un tallone d'Achille nella sua psicologia distorta ed è convinto di essere perseguitato dalla sfortuna. Un gioco di ammiccamenti e richiami all'insetto, in molti Paesi simbolo di malasorte, diversamente che da noi. Il tarlo si radica ancor più nella sua mente quando scopre di essere nel mirino di due fratelli, Tangerine e Lemon, oltre a Prince e al Lupo. Tutti implacabili come dovrebbe essere lui. Insomma, un gioco a scacchiera innescato da coincidenze che attivano tutte le varie pedine.

E, diciamolo subito, si tratta di una galleria di profili e personaggi eccellenti, tra i quali è difficile scegliere il migliore. Il film nasce da un romanzo giapponese - I sette killer dello Shinkansen di Kõtarõ Isaka - che non può non ricordare Agatha Christie e i suoi misteri, soprattutto di ambientazione ferroviaria, come questo Bullet train dai dialoghi torrenziali e accelerati, specchio di una trama e di colpi di scena senza sosta. Un marchio di fabbrica per il regista David Leitch, che qualche anno fa aveva già sorprendentemente colpito pubblico e critica con l'Atomica bionda Scarlett Johansson.

Stavolta al centro della vicenda c'è un uomo che deve patteggiare per la propria vita con i rivali che lo vogliono morto. Un gioco mozzafiato che si avvolge e si svolge elasticamente. Si corre a tutta birra. Si tendono insidie. Ma si resta nello stesso posto. Un treno. Spia di un'unità di tempo e luogo, raramente così coesa. In questo caso, spiegata da anni tragici per il cinema. Le riprese sono avvenute tra fine 2020 e primavera 2021 e ora il film arriva in sala. La scommessa è il budget. Alto. Altissimo.

Riusciranno i nostri eroi a fare incassi superiori a 85 milioni di dollari per ripagare i massicci investimenti della produzione? Al botteghino l'ardua sentenza.

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