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Il Signore degli Anelli? La serie tv non sarà un remake del film

Si alza sul velo sulla serie tv ispirata alla saga de Il Signore Degli Anelli, a parlare è la responsabile di Amazon

Il Signore degli Anelli? La serie tv non sarà un remake del film

Le notizie in merito alla realizzazione di un serie tv basata su Il Signore degli Anelli continuano a rincorrersi senza sosta. È ancora in fase di realizzazione e, molto probabilmente, sarà condivisa sul portale di Amazon Prime solo nel 2021, ma cosa più importante, oltre ad essere una tra le serie più costose mai realizzate per un portale streaming, non c’è chiarezza se si tratta di un sequel, di un remake del film di Peter Jackson, oppure se si realizzerà un prequel alla celebre saga fantasy.

È stato il settimanale Variety che ha cercato di far chiarezza su i rumor che serpeggiano insistenti sul web. In una breve intervista rilasciata da Jennifer Salke, responsabile della programmazione Amazon, sembra che la situazione si sta muovendo per il verso giusto. “La serie tv sarà originale,” afferma la responsabile, “non è un remake, è un prodotto totalmente nuovo. Non sarà solo la serie tv ispirata al libro de Il signore degli Anelli, ma qualcosa di irriconoscibile, di diverso.” Continua.

Dopo un colloquio durato più di tre ore con Simon Tolkien, pronipote di J.R.R. Tolkien, pare che si è giunti ad un punto d’incontro. Ora sono gli autori che devono capire come procedere alla realizzazione della serie tv. Ma non c’è limite alla loro creatività, perché l’accordo che è stato siglato con gli eredi e la Fondazione Tolkien, prevede l’utilizzo di tutto il materiale del celebre autore. “In questo modo gli autori hanno la possibilità di avere una visione complessiva del progetto” concluse Jennifer Salke. Quindi sfuma definitivamente l’idea di focalizzare la narrazione sulla gioventù di Aragon.

Intanto il regista Peter Jackson che ha portato la trilogia sul grande schermo, sarà coinvolto nel progetto oppure no? “Su questo ci stiamo lavorando” afferma, anche se c’è la reale possibilità di portare la troupe in Nuova Zelanda dove si trovano gli Studios in cui lavora il filmaker.

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