Cultura e Spettacoli

Sinfonia di Curran per le sirene di navi al porto di Palermo

È la prima sinfonia di Alvin Curran composta per un grande porto marittimo europeo. Ed è anche la fanfara più potente che un santo abbia mai ricevuto, Bibbia esclusa

Sinfonia di Curran per le sirene di navi al porto di Palermo

È la prima sinfonia di Alvin Curran composta per un grande porto marittimo europeo. Ed è anche la fanfara più potente che un santo abbia mai ricevuto, Bibbia esclusa. Questa è “Sirene per mare- Sinfonia per grandi navi” che sarà eseguita in prima assoluta al porto di Palermo il 14 luglio, in occasione del Festino di Santa Rosalia, la patrona della città. Una sinfonia appositamente commissionata dalla Fondazione del Teatro Massimo al compositore americano Alvin Curran, che vedrà sette navi da crociera fare da soliste con le loro sirene e decine di barche dei diportisti “rispondere”, proprio come in un’orchestra. Mentre al centro del bacino portuale, in cima alla torre del rimorchiatore Paul, il direttore d'orchestra con due enormi bandiere nautiche dirigerà le grandi navi, coadiuvato da tre altri co-direttori sul tetto della Capitaneria di Porto della Cala che dirigeranno le piccole imbarcazioni. Una produzione della Fondazione Teatro Massimo, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, l’Autorità portuale, la Guardia costiera-Direzione marittima di Palermo, la Costa Crociere, il Conservatorio di Palermo e l’Istituto polacco di Cultura. A fare da soliste saranno sette grandi navi (Costa Crociera, Grandi Navi Veloci, mercantili) mentre “risponderanno” sessanta piccole imbarcazioni da diporto e da pesca. Il porto fermerà apposta le sue attività per trenta minuti, sarà allestita una banchina per il pubblico, e non ci sarà zona di tutta la Conca d’Oro che non sentirà la sinfonia.

È nota la vocazione di Curran, compositore sperimentale e irriverente, a fare uscire concerti e sinfonie dalle sale e realizzare "installazioni sonore" nelle città, come quella realizzata a Londra sul Tamigi. Il progetto del Teatro Massimo sul porto è un unicum scritto apposta per la grande massa di navi e imbarcazioni della città. “Le sirene delle navi – dice Oscar Pizzo sono i più potenti strumenti musicali prodotti dall’uomo, Santa Rosalia riceverà così la fanfara più potente che un santo abbia mai avuto, se si escludono gli episodi della Bibbia. Le mura del teatro sono diventate troppo strette per la nostra Fondazione e l'estate ci dona l'occasione di portare musica in tutti i luoghi della città dal mare al cielo, con il piacere che non solo tutti i cittadini possano ascoltare il grande repertorio classico, ma - e qui vedo una novità nel panorama italiano - farle e produrle loro stessi".

“Una stagione – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – che sottolinea ancora una volta la vocazione del Teatro ad aprirsi alla città e a coinvolgere il pubblico in modo nuovo e non convenzionale.

Il Teatro Massimo non è un mondo ovattato per pochi, ma è una grande istituzione che intreccia generi, suggestioni, mondi diversi”.

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