Cultura e Spettacoli

Striscia "smonta" i documenti di Stefano

Continua la querelle tra il programma di Ricci e il vincitore della quarta edizione, accusato di non avere avuto i requisiti per partecipare al talent

Striscia "smonta" i documenti di Stefano

Continua senza sosta la guerra a distanza tra Striscia la Notizia e Masterchef. Questa mattina, il vincitore della quarta edizione, Stefano Callegaro, aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook una serie di documenti che proverebbero come non sia mai stato uno chef professionista e che quindi aveva tutti i requisiti per partecipare al talent di cucina.

Documenti che sono stati però smontati uno per uno da Striscia che ha innanzitutto ricordato che il regolamento del programma vieta espressamente ai propri concorrenti non solo di aver lavorato in ristoranti o trattorie, ma anche in "cucine di ricerca o test per aziende del settore alimentare" (tra cui la Knorr per il quale Stefano ha fatto il promoter)

Poi il programma di Ricci porta una serie di testimonianze che assicurano che Callegaro ha lavorato (con uno stipendio) all'hotel Danieli di Venezia, come conferma la figlia dell'insegnante dell'alberghiero frequentato dall'uomo e vari chef passati o ancora assunti nelle cucine dell'albergo. Uno di loro parla di una collaborazione di circa 3 anni e sostiene che il Danieli non voglia dire la verità perché "forse lui preferiva lavorare a nero o era già assunto altrove e non poteva essere messo in regola".

Del resto sul curriculum di Stefano appare proprio l'hotel veneziano insieme a una serie di altri alberghi di lusso. Così come appare la collaborazione con la Knorr, dove avrebbe lavorato per otto anni (ma la lettera esibita oggi parla di soli quattro anni) come promoter/commerciale. Peccato che, come conferma un suo collega, la mansione prevedeva che i promoter cucinassero nei ristoranti e negli alberghi per presentare i prodotti da vendere.

Anche la lettera che certifica il suo lavoro da agente immobiliare dal 2005 al 2012 serve a poco, visto che parla di un "rapporto da libero professionista e consulente" che gli avrebbe permesso di fare tranquillamente più lavori contemporaneamente.

Insomma, la querelle continua. Come risponderanno ora Magnolia e Stefano?

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