Cultura e Spettacoli

Teledico

Ma dai, Fiore, questa immagine ce la dovevi lasciare: era stato così bello vederti sbroccare, arrabbiarti così tanto con i colleghi di Repubblica e della Stampa, rei di aver scritto i costi del tuo nuovo progetto in Rai e che addirittura avresti preso il posto (giammai) di Fabio Fazio al lunedì sera, da accusarli di fare il gioco dei politici di sinistra che vogliono a tutti i costi affossare la Rai. Un inusuale attacco via Instagram al gruppo editoriale di cui facevi parte fino a poco tempo fa con il Rosario della sera su Radio Deejay, senza peli sulla lingua, dicendo quello che pensi senza freni e senza inibizioni. Poi, però, passata l'arrabbiatura, fatto defluire il sangue dal cervello, rimessi i panni del burlone dissacrante ma sempre nei limiti del consentito, hai deciso di fare marcia indietro. E, per rimediare alle brutte parole usate contro l'importantissimo gruppo editoriale, hai concesso una bella e lunga intervista a Repubblica medesima. Insomma, pace fatta. Sia mai che resti un «vulnus» tra un «povero» showman e il giornale del popolo di sinistra. Intervista, tra l'altro, in cui parli dei contenuti che ti hanno fatto arrabbiare senza ricordare che provenivano dallo stesso foglio. Ma tant'è. Non sei mica è un kamikaze, né un Daniele Luttazzi che si fa cacciare per «status», sei il Fiorello che tutti amiamo, che sa come va il mondo visto quanta terra hai dovuto mangiare per conquistarlo. E di cui aspettiamo con gioia il ritorno in Rai, nella tv di Stato dove una certa etichetta va comunque mantenuta. Però è stato bello vederti sbroccare, anche solo per qualche ora..

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